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Gm e Coca-Cola, conti in chiaroscuro

Vola la casa automobilistica, che batte le attese in un momento difficile per il mercato auto, mentre il marchio della bevanda più famosa del mondo soffre il rafforzamento del dollaro e riduce ricavi e profitti.

Gm e Coca-Cola, conti in chiaroscuro

Conti in chiaroscuro per due big a stelle e strisce. General Motors, in un momento difficile per il mercato auto con Toyota che è alle prese con un maxi-richiamo da 6,5 milioni di vetture e Volkswagen invischiata nel Dieselgate, registra ottimi conti trimestrali, superando le attese degli analisti: nel terzo trimestre l’utile della casa automobilistica statunitense ha battuto i pronostici sulla scia della buona domanda di furgoni in Nord America e del miglioramento dei margini di profitti in Cina.

Il colosso di Detroit ha dunque riportato profitti per 1,4 miliardi di dollari, 84 centesimi per azione, contro gli 81 centesimi per azione dello stesso periodo dell’anno scorso. Meno fortunato il periodo per Coca-Cola, che chiude il terzo trimestre dell’esercizio 2015 con un utile netto per azione pari a 51 centesimi su base “non gaap”. Nei tre mesi al 2 ottobre scorso l’utile netto passa a 1,45 miliardi di dollari – 33 cent per azione – da 2,11 miliardi (48 cent) di un anno prima. In calo di quasi 5% i ricavi netti – 11,43 miliardi da 11,98 miliardi un anno prima – penalizzati dal rafforzamento del dollaro sul mercato valutario, mentre a perimetro organico il fatturato mostra un incremento di 3%.

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