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Giustizia alternativa: 95mila mediazioni agli sportelli camerali

Il dato, relativo al periodo da marzo 2011 ad oggi, è riportato da Unioncamere – La metà delle mediazioni civili e commerciali depositate nell’ultimo anno riguardano contratti bancari, diritti reali, locazione e condominio – Ancora basso il tasso di adesione al procedimento.

Giustizia alternativa: 95mila mediazioni agli sportelli camerali

Contratti bancari, diritti reali, locazione, condominio. In un caso su due, gli italiani “litigano” per qualcosa che ha a che fare con questi ambiti. Tra giugno 2015 e giugno 2016, il 50,9% delle mediazioni civili e commerciali depositate ai 102 Sportelli delle Camere di commercio si concentra infatti su questi settori. E le 22mila domande di mediazione depositate in un anno hanno fatto salire il bilancio dei procedimenti presentati da marzo 2011, quando è stata introdotta l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione, a più di 95mila.

Questi alcuni dati emersi nel corso della XIII Settimana della conciliazione, il tradizionale appuntamento promosso da Unioncamere e realizzato dalle Camere di commercio per diffondere le informazioni sulle novità ed i vantaggi della mediazione con iniziative specifiche realizzate in molti territori.

Piemonte, Venezia-Rovigo, Milano e Vicenza le strutture camerali alle quali più frequentemente cittadini e imprese si sono rivolti nell’anno considerato per questa forma di giustizia alternativa amministrata anche dal sistema camerale. Nei 5 anni e mezzo di obbligatorietà, il ricorso alla mediazione ha raggiunto la quota massima nelle regioni nel Nord-Est, dove sono state depositate il 32% delle domande agli sportelli camerali. A seguire il Nord-Ovest, con il 24%, il Mezzogiorno (23%) quindi il Centro (21%).

Alto il “tasso di produttività” delle Camere: da aprile 2011 a giugno 2016 gli Sportelli di conciliazione hanno smaltito il 92% dei procedimenti definiti.

Ancora non molto elevato il tasso di adesione al procedimento. Nel periodo giugno 2015-giugno 2016, al primo incontro si registra la mancata comparizione dell’aderente nel 55% del casi, mentre, quando l’aderente partecipa all’incontro, l’accordo giunge ad esito positivo nel 40% dei casi.  Ed è un vero peccato, considerando il vantaggio in termini di tempi (in 48 giorni lavorativi si sono potute risolvere controversie del valore medio di 135mila euro) e di costi assicurato dalla mediazione in rapporto alla giustizia ordinaria.

Se, infatti, stando ai dati della Banca Mondiale, il costo di una causa dinanzi al Tribunale rapportato all’importo della stessa è stimato per l’Italia al 29,9%, nel caso della mediazione esso si aggira intorno al 3,9%, con la conseguenza che il risparmio medio per singola causa risulta pari a 26 punti percentuali.

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