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Giovani e donne, l’impegno di Intesa Sanpaolo

Il gruppo ha partecipato al Dive In Festival 2020, dedicato alla parità di genere e all’inclusione nel mondo assicurativo: “Abbiamo il 36% di dirigenti donne, dato doppio rispetto al mercato di riferimento”.

Giovani e donne, l’impegno di Intesa Sanpaolo

Diversità e parità di genere, Intesa Sanpaolo è sempre in prima linea. Dopo aver partecipato alla IV edizione del premio Women Value Company, la banca guidata da Carlo Messina è intervenuta anche al Dive In Festival 2020, evento dedicato proprio all’inclusione nel mondo assicurativo. Intesa era presente tramite i vertici delle sue società assicurative, cioè Roberta Accettura, Responsabile Personale, Change Management e Sostenibilità di Intesa Sanpaolo Vita, Maria Luisa Gota, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram Vita e Federica Vicenzotto, Chief Compliance Officer di Intesa Sanpaolo Vita. Il tema dell’intervento delle tre manager (non a caso tutte donne) era “Il valore della diversità per la crescita. Come la Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo promuove l’inclusione dei giovani e la parità di genere”.

“La Divisione Insurance, come tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha commentato Roberta Accettura -, da sempre s’impegna nella valorizzazione delle diversità e nella promozione dell’inclusione. Parlando di gender diversity in particolare, come gruppo, abbiamo attuato iniziative concrete, per esempio l’introduzione per il terzo anno di un KPI specificamente rivolto alla valorizzazione del talento femminile assegnato a più di 1.100 manager del gruppo, con l’obiettivo di spingere alla realizzazione di iniziative volte alla riduzione del gender gap. Nella Divisione Insurance, abbiamo raggiunto risultati molto importanti: oltre il 40% di donne manager a tutti i livelli della struttura organizzativa e circa il 36% di dirigenti donne, dato doppio rispetto al mercato di riferimento. Siamo inclusivi anche sul fronte generazionale e 1 collega su 3 appartiene al cluster dei millennial”.

Inclusione, giovani e parità di genere non solo tra i dipendenti, ma anche tra gli stessi clienti, come spiega Maria Luisa Gota: “I giovani under 40, che rappresentano oltre un quinto della nostra clientela in ambito vita, sono più orientati verso la previdenza e la protezione. In particolare la costruzione di percorsi previdenziali rappresenta la risposta al bisogno di mettere in sicurezza il proprio futuro che i giovani avvertono e che la nostra Divisione è pronta a sostenere con un’offerta inclusiva sempre attenta ai valori che contano per la loro generazione. Questo è lo spirito che ci ha portati ad intervenire sul Fondo Pensione “Il mio Domani” di Intesa San Paolo Vita che ha raddoppiato i suoi comparti per offrire quel contenuto di sostenibilità importante per i giovani e che ha condotto Fideuram Vita a dedicare il nuovo comparto “Millenials” del Fondo Pensione Fideuram alla clientela più giovane.”

“In questo contesto estremamente regolato – ha aggiunto Federica Vicenzotto -, il ruolo del Chief Compliance Officer diventa chiave se inquadrato in un percorso di diversità e inclusione con il business. Diversità, perché c’è un differente punto di vista ma una stessa finalità, ovvero il rispetto per il cliente; inclusione, che significa aprire una dimensione di reciproco ascolto attivo. Il ruolo di compliance non è quindi solo il dire sì e no ma anche capire, insieme al business, il come.”

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