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Giornata di saliscendi ma alla fine tutte in calo le Borse d’Europa: Piazza Affari perde lo 0,68%

Seduta in altalena in Borsa ma lo swap greco e il rallentamento cinese frenano i listini e li spingono alle prese di beneficio – Finmeccanica, Bpm, Bper e Tenaris tra i maggori ribassi – Datalogic, Diasorin, Ferragamo, Campari e Mps in controtendenza – Spread stabile a quota 310 malgrado la Bce abbia sospeso gli acquisti di titoli di Stato

Giornata di saliscendi ma alla fine tutte in calo le Borse d’Europa: Piazza Affari perde lo 0,68%

A pochi giorni dal termine, sono 12 i creditori che hanno aderito all’operazione di swap del debito con Atene. Ma se non verrà raggiunta la quota desiderata, la Grecia è pronta a usare le clausole di azione collettiva, innescando potenzialmente, secondo le regole dell’Isda, il pagamento dei cds. Parola di Evangelos Venizelos, primo ministro greco. “La Grecia – ha infatti detto – in assenza di un’adesione volontaria al piano di concambio del debito, è pronta a utilizzare le clausole di azione collettiva che imporrebbero automaticamente le perdite ai creditori”. “Con un’adesione quasi universale non è necessario attivare le clausole d’azione collettiva. Ma queste clausole esistono nel nostro ordinamento, e siamo pronti a mettere in atto i provvedimenti legislativi se necessario”, ha aggiunto.

Il ballo sul default della Grecia e la raggelata arrivata dalla Cina hanno innescato le vendite sulle Borse che, seppur in recupero rispetto alla mattinata, hanno chiuso in rosso. Il Ftse Mib cala dello 0,68%, il Dax dello 0,79%, il Cac dello 0,39% e il Ftse 100 dello 0,61%. Anche Wall Street viaggia in territorio negativo alla chiusura dei mercati europei: il Dow Jones cede lo 0,60% e il Nasdaq l’1%. Non sono bastati i dati positivi Usa per far cambiare gli umori degli operatori. L’indice Ism servizi è salito a febbraio a 57,3 punti dai 56,8 punti di gennaio, con un risultato migliore delle attese. L’euro quota poco sopra 1,32 mentre il petrolio a 106,80 dollari al barile.

In Cina il premier Wen Jiabao ha abbassato al 7,5% dall’8% l’obiettivo di crescita nel 2012. Le cose poi non sembrano andare bene in Europa sul fronte della crescita: a febbraio l’indice Pmi composito dell’Eurozona è sceso a 49,3 punti dai 50,4 punti di gennaio, un dato peggiore delle attese. C’è poi la “sorpresa” Spagna che non ce la farà a rispettare gli obiettivi di riduzione del deficit stabilita con l’Europa. La deviazione dal target di deficit della Spagna è ”grave”, ha detto il portavoce di Olli Rehn ricordando che a novembre era stato comunicato uno scostamento del 2% e che ora e’ diventato del 2,5%.

I mercati guardano ora all’appuntamento di giovedì 8 marzo con la decisione sui tassi della Bce, anche se le attese degli operatori propendono per un costo del denaro invariato, dopo la maxi iniezione di liquidità di settimana scorsa a favore degli istituti bancari.

SPREAD, DUELLO ITALIA-SPAGNA

BCE, NESSUN ACQUISTO DI BOND PER LA TERZA SETTIMANA CONSECUTIVA

Continua la sfida tra Spagna e Italia sullo spread. Dopo il breve sorpasso di venerdì, in mattinata lo spread sale a quota 320 ma innesca presto la retromarcia a 311 punti. L’Italia mette così a segno un nuovo sorpasso sulla Spagna il cui differenziale si viaggiava a 315. Alla chiusura dei mercati lo spread Btp-bund quotava attorno a 311 con rendimento al 4,93%. La discesa dello spread sull’effetto Draghi Monti è ancora più evidente se si pensa che la scorsa settimana la Bce non ha acquistato titoli di Stato sul mercato secondario per la terza settimana di fila. Domani l’Eurotower drenerà 219,5 miliardi di euro per sterilizzare la liquidità in eccesso generata dal Securities Markets Program avviato a maggio del 2010.

BANCHE IN ROSSO

PREMAFIN, VERTICE DEGLI ISTITUTI SULL’OPZIONE UNIPOL

A Piazza Affari sono deboli le banche: Bper -3,08% , Bpm –2,10% tra le peggiori ma in rosso anche Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Ubi Banca. In altalena Mps che chiude però in controtendenza con un rialzo dello 0,28%. Per Repubblica Claudio Sposito punterebbe a rilevare una quota del 4% tramite Clessidra Sgr. Giornata di incontri anche per l’altra partita finanziaria del momento: Fondiaria Sai (-4,75%). Oggi si è svolto l’incontro tra Premafin (+1,89%) e le banche creditrici per esaminare il piano di ristrutturazione del debito della holding nell’ambito della proposta Unipol. Sul tavolo pare non esserci la proposta alternativa arrivata da Palladio-Sator mentre si avvicina l’8 marzo, ultimo giorno per aderire all’offerta dell’asse Arpe-Meneguzzo.

FINMECCANICA, IN VISTA PERDITE TRA 1,9-2,5 MILIARDI

LA FIAT NEGA CHIUSURE IN ITALIA

Finmeccanica chiude la seduta in rosso del 2,91%, ultimo titolo del Ftse Mib. Il gruppo ha annunciato lo slittamento del cda per l’approvazione dei conti 2011 dal 14 marzo al 27. Gli analisti, secondo quanto riportato da Repubblica ,si attendono uan perdita tra 1,9 e 2,5 miliardi. Sempre secondo il quotidiano, è possibile che in primavera si apra una fase di cambiamenti al vertice del gruppo, con Franco Bernabè e Vito Gamberale in lizza per prendere il posto di Giuseppe Orsi. In effetti Bernabè gode di grande stima di Monti e dell’amminsitrazionbe americana ma il suo trasloco in Finmeccanica appare altamente problematico e improbabile a meno della metà della sua presidenza Telecom.

Da Torino arrivano rassicurazioni sul fronte degli impianti produttivi in Italia del gruppo Fiat (-0,86%). ”Ho parlato con Sergio Marchionne e John Elkann. Ho avuto da entrambi la rassicurazione che le notizie di stampa circa la chiusura di stabilimenti in Italia sono destituite di fondamento”, ha detto il ministro Elsa Fornero. Dichiarazioni poco dopo seguite da un comunicato ufficiale del Lingotto. “Non esiste alcun piano di chiusura di impianti in Italia”, ha precisato il gruppo. Oggi la Consob ha reso noto che Ubs detiene il 2,006% del capitale

BENETTON, PARTE IL DELISTING

LUXOTTICA, AL VIA ROAD SHOW PER IL NUOVO BOND

La Consob ha approvato questa mattina il documento di edizione Holding per il delisting di Benetton (-0,99% a 4,60 euro). La holding finanziaria della famiglia Benetton ha lanciato un’Opa a 4,60 euro per azione (dividendo compreso) , con periodo di adesione tra il 5 marzo e il 30 marzo.

Parte invece il road show europeo di Luxottica (-0,15%) per il nuovo bond da 500 milioni per gli istituzionali. Ultima tappa venerdì a Milano e Francoforte.

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