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Germania, accordo di Governo: ecco cosa prevede per l’Europa

Dall’asse con la Francia alla riforma dell’Unione, dalle misure fiscali a quelle per giovani e investimenti, passando per un paio di stoccate a Donald Trump: ecco il testo dell’accordo fra Cdu/Csu e Spd sulle politiche europee del futuro governo tedesco (file allegato in Pdf)

Germania, accordo di Governo: ecco cosa prevede per l’Europa

Un’Europa a trazione franco-tedesca, ma votata all’integrazione e alla solidarietà. Un processo di riforme per rafforzare l’Europarlamento, creare un Fondo monetario europeo e destinare una parte del bilancio comunitario a curare gli squilibri dell’area euro. Una serie di iniziative per riaffermare lo spirito europeo in aperto contrasto con le politiche di Donald Trump: dalla lotta all’evasione fiscale dei colossi di internet alle norme anti-protezionismo, passando per una strenua difesa degli accordi di Parigi sul clima. Sono questi i punti fondamentali dell’accordo raggiunto la settimana scorsa in Germania fra Cdu/Csu e Spd sulla politica europea.

Dopo una trattativa durata mesi, i cristianodemocratici e i cristianosociali della cancelliera Angela Merkel hanno siglato un’intesa di massima con i socialdemocratici di Martin Schulz. Si tratta solo di un primo passo e nelle prossime settimane il negoziato proseguirà anche all’interno dei singoli partiti. Se avrà successo, un nuovo governo di “Grosse Koalition” potrebbe vedere la luce al più presto entro Pasqua.

La parte dell’accordo dedicata all’Europa, oltre a essere una delle più delicate, è quella che più da vicino tocca gli interessi dell’Italia. Ecco, nel dettaglio, cosa contiene.

L’ASSE CON LA FRANCIA

Il testo fa riferimento in più punti all’asse privilegiato fra Berlino e Parigi: “Il rinnovamento dell’Ue avrà successo solo se Germania e Francia collaboreranno con tutte le loro forze – si legge – Ecco perché vogliamo rafforzare e rinnovare ulteriormente la cooperazione franco-tedesca. Un nuovo trattato dell’Eliseo è un primo e importante passo in questo senso”.

L’accordo, tuttavia, parla anche di “rafforzare l’integrazione europea” e “il principio di solidarietà reciproca” per “approfondire la coesione dell’Europa sulla base dei suoi valori democratici e costituzionali”.

LA RIFORMA DELL’UNIONE

Uno dei primi esiti della collaborazione tra Germania e Francia dovrebbe essere la riforma dell’Unione europea. Rilanciando un progetto di cui ha già parlato in altri termini il numero uno della Commissione, Jean Claude Juncker, i politici tedeschi progettano di “rafforzare il Parlamento europeo” e di trasformare “il Meccanismo europeo di stabilità (ESM) in un Fondo monetario europeo soggetto a controllo parlamentare, che dovrebbe essere sancito dal diritto dell’Unione”.

Il tutto nella cornice di una politica che preveda “risorse di bilancio specifiche per la stabilizzazione economica e la convergenza sociale e per il sostegno alle riforme strutturali nell’area dell’euro, che potrebbero essere il punto di partenza per un futuro bilancio per gli investimenti nell’area dell’euro”.

Cdu, Csu e Spd si dicono anche “pronti a garantire maggiori contributi dalla Germania al bilancio dell’Ue”. Tuttavia, per “riformare in modo sostenibile la zona euro affinché l’euro possa meglio resistere alle crisi globali”, i tedeschi ritengono sia necessario anche “promuovere il controllo fiscale e il coordinamento economico nell’Unione europea e della zona euro”. Traduzione: più potere a Bruxelles e meno sovranità nazionale.

LOTTA ALL’EVASIONE E TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE

L’intesa prevede poi di combattere “il dumping fiscale, l’evasione, l’elusione e il riciclaggio di denaro sia a livello internazionale che nell’Ue”, oltre che di sostenere “un’equa tassazione delle grandi società, in particolare le società Internet Google, Apple, Facebook e Amazon. In futuro, le aziende non dovranno più essere in grado di sottrarsi alla loro responsabilità sociale mettendo uno contro l’altro gli stati dell’Ue. Il dumping fiscale deve essere prevenuto”.

Per raggiungere l’obiettivo si punta su “una base imponibile comune e consolidata e aliquote minime di imposta sulle società. Deve quindi valere il principio che il paese del profitto è anche il paese della tassazione. Insieme alla Francia vogliamo prendere un’iniziativa per questo, anche per dare una risposta europea ai cambiamenti e alle sfide internazionali in questo settore, non da ultimo negli Stati Uniti”.

Inoltre, i tre partiti parlano di “finalizzare l’introduzione di un’importante tassa sulle transazioni finanziarie”.

LE MISURE ANTI-TRUMP

Il nome del Presidente americano, naturalmente, non compare mai, ma in almeno due punti l’accordo ribadisce la distanza dell’Europa dalle ricette di Trump. In primo luogo, dove si ribadisce un “chiaro rifiuto del protezionismo, dell’isolazionismo e del nazionalismo”. Poi nel passaggio dedicato alle politiche ambientali: “L’Ue deve svolgere un ruolo internazionale di primo piano nella protezione del clima e sostenere un’attuazione ambiziosa dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”.

GIOVANI, INVESTIMENTI E LAVORO

Per quanto riguarda gli aspetti sociali e le riforme volte alla crescita interna dei Paesi Ue, i tre partiti tedeschi sottolineano la necessità di “combattere la disoccupazione giovanile con maggiori finanziamenti UE ed espandere i programmi di scambio come Erasmus +”.

L’accordo fa riferimento a un vero e proprio “patto sociale” per “rafforzare i diritti sociali fondamentali, in particolare il principio della parità di retribuzione per lo stesso lavoro nello stesso posto nell’UE”. Un risultato da perseguire anche attraverso “una cornice equa per i dipendenti e un coordinamento delle politiche del lavoro”.

Cdu, Csu e Spd ritengono anche che sia necessario creare “un quadro per le norme sul salario minimo così come per i sistemi di base della sicurezza sociale negli Stati dell’UE” e “rafforzare la capacità di investimento in Europa continuando e ampliando iniziative come il programma europeo per gli investimenti FEIS”.

IMMIGRAZIONE

Infine, il paragrafo sulla gestione dei flussi migratori “Vogliamo promuovere una mobilità equa, ma prevenire l’immigrazione abusiva nei sistemi di sicurezza sociale – scrivono i politici tedeschi – Nel settore della politica dei rifugiati e della migrazione, l’Ue deve tener fede alle sue responsabilità umanitarie, migliorando al tempo stesso il governo e la gestione delle migrazioni: vogliamo affrontare le cause della migrazione in modo globale, proteggere le frontiere esterne dell’UE in modo più efficace e creare responsabilità condivise nell’Ue. Con una strategia coerente per l’Africa, vogliamo espandere la cooperazione con quel continente a tutti i livelli”.

Per leggere il testo integrale dell’accordo in versione italiana scarica l’allegato in Pdf:

Accordo CduCsu-Spd per il rilancio dell’Europa

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