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Generali rianima Piazza Affari, sbanda Ferrari

Chiudono in rosso le Borse europee nel giorno in cui Apple traina il Dow Jones oltre quota 22.000 – A Milano, banche deboli ma sale Mediobanca interessata dalle mosse Unicredit – Fincantieri sconta l’incertezza sul futuro dell’accordo con la francese Stx. Il governo gioca la carta dell'”intransigenza” sui poteri speciali con Telecom Italia – Petrolio in calo, euro sostenuto

Indici poco mossi sui listini europei al termine di una giornata contrastata. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,18% a 21.573 punti. Fanno peggio Parigi -0,4% e Francoforte -0,57%. Madrid -0,69%. Londra limita i danni -0,16%.

Bene i Btp. Il decennale si avvicina al 2%, lo spread Btp/Bund è a quota 153 punti base.

Dopo il dato sull’occupazione negli Stati Uniti, l’euro si rafforza a 1,186 su dollaro, da 1,180 di ieri sera. In luglio, le aziende private Usa hanno creato 178.000 nuovi posti di lavoro, in calo dai 191.000 di giugno, dato rivisto da 158.000. Il consensus si aspettava 190.000 nuovi posti. Donald Trump ha ratificato con la sua firma la legge sulle sanzioni alla Russia.

Sempre ad alta tensione le relazioni tra Roma e Parigi. Sul fronte Fincantieri -1,29% il ministro Carlo Calenda ha sostenuto in Parlamento che “Il governo manterrà la linea di fermezza tenendo però sempre aperto un canale di dialogo costruttivo con il Governo francese. Riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo su Stx e andare avanti sul progetto di partnership tra Fincantieri e Naval Group”. 

Lo stesso Calenda ha anche annunciato un’istruttoria su Telecom Italia +0,29% per verificare se esistono i presupposti per esercitare il golden power dopo il comunicato del 28 luglio con cui è stato di fatto ufficializzato il controllo da parte della francese Vivendi.

Tra i titoli, in evidenza Generali +2,8%, dopo la pubblicazione dei risultati semestrali e quando si riaccendono speculazioni sulla possibile cessione da parte di Mediobanca +0,97% di una quota maggiore di quella prevista. Piazzetta Cuccia ha già annunciato la discesa dal 13% al 10% del Leone di Trieste e potrebbe scendere anche di più, anche se gli analisti di Equita si sono mostrati scettici su questa possibilità.

Sotto tiro a Piazza Affari il titolo Ferrari -3,66%. Sergio Marchionne ha confermato il progetto di un utility vehicle del gruppo (“ma dovete spararmi prima che faccia un Suv”) e la possibilità di raddoppiare la produzione, ma non ha rivisto, come sperava il mercato, i target per il 2017. Nei primi sei mesi i ricavi sono saliti a 1,74 miliardi (+17%).

Soffrono le banche (Stoxx europeo -0,9%) al seguito della caduta di Société  Générale , terza banca di Francia, in ribasso del 3,9% dopo avere annunciato risultati deludenti, con l’utile in calo del 28%.  In particolare, gli investitori si preoccupano per un nuovo accantonamento di 300 milioni di euro per contenziosi legali non meglio specificati. 

Vendite su Intesa -0,55% e su Unicredit -1,13 % mentre è in corso il cda: i risultati del secondo trimestre verranno annunciati domattina.

Dopo aver superato per la prima volta la soglia dei 22 mila punti (+11% da gennaio) l’indice Dow Jones +0,1% torna indietro assieme agli altri listini Usa. L’unico titolo in evidenza è Apple, con un rialzo superiore al 5% rispetto alla vigilia. La capitalizzazione del titolo ha superato quota 827 miliardi di dollari. La performance della Mela ha sostenuto Stm +0,9% a Piazza Affari. Assai più debole il Nasdaq-0,6 e, soprattutto, l’indice S&P che accusa una perdita dell’1%.

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