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Generali, il Cda sfiducia Perissinotto . Mario Greco è il nuovo Ceo

Il board straordinario di oggi ha deciso di sfiduciare l’amministratore delegato del colosso assicurativo e di proporre Mario Greco come nuovo Ceo – Presenti sedici dei diciassette consiglieri: assente il manager interno Reinfried Pohl – I voti contrari a Perissinotto sono stati dieci, uno si è astenuto – Della Valle: “Lunedi’ le mie dimissioni dal Cda”

Generali, il Cda sfiducia Perissinotto . Mario Greco è il nuovo Ceo

Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato. Al suo posto di ceo arriverà Mario Greco. Non è bastato l’appoggio di Diego Della Valle (che ha definito la vicenda “pasticcio da spiegare”) né l’endorsement  dagli Usa dell’ex ambasciatore Mel Sembler. Al voto sulla sfiducia del ceo delle Generali, sollevata da Mediobanca e dagli azionisti Leonardo Del Vecchio e Lorenzo Pelliccioli, erano presenti 16 dei 17 consiglieri del gruppo, assente il manager interno Reinfried Pohl. Cinque consiglieri hanno votato contro, Sergio Balbinot si è astenuto.

Perissinotto, 33 anni di carriera a Trieste iniziati subito dopo la laurea di cui 11 da amministratore delegato, ha lasciato la sede milanese del Leone senza rilasciare dichiarazioni. Il cda ha revocati i poteri di Ceo, ma non c’è stata nessuna dimissione da parte di Perissinotto (che nei giorni scorsi in una lettera ai consiglieri ha spiegato le sue ragioni): il manager resterà quindi a far parte del consiglio di amministrazione delle Generali. Mentre è stata decisa dal cda la risoluzione del rapporto di lavoro dipendente da direttore generale. Nella nota diffusa poco dopo la fine del consiglio, il cda del Leone afferma che la revoca dei poteri di ceo è stata deliberata “in ragione dell’esigenza di operare un’iniziativa di discontinuità Gestionale”.

“Forse chi ha alzato questo polverone doveva tenere conto soprattutto di cosa tutto questo comporta a livello di credibilità fuori dall’Italia“, aveva detto entrando nel cda il patron della Tod’s che al termine del consiglio ha annunciato le sue dimissioni: la lettera sarà già lunedì sul tavolo del presidente Galateri. “Non ero d’accordo su quello che si voleva fare, nella forma e nella sostanza  – ha spiegato – Trovo che si poteva fare tutto meglio preservando al meglio l’immagine della nostra società e, soprattutto, del nostro Paese che in questi momenti ha bisogno di attrarre gli investitori e non di preoccuparli. Prendo atto di chi ha deciso diversamente, questa è la democrazia: io non essendo d’accordo, l’ho detto anche ai miei amici del consiglio, lunedì manderò la mia lettera di dimissioni da consigliere delle Generali”.

Lo scontro al vertice è stata definito un “consiglio civile”, nel senso che ”non c’è stato nulla di particolare se non un confronto” da Claudio De Conto, consigliere indipendente indicato da Mediobanca. “Tutti sono preoccupati per il futuro della compagnia – ha commentato – speriamo che sia stata fatta la scelta giusta”. Ora i poteri passano in via temporanea al presidente Galateri in attesa della nomina di Greco, manager ex Mckinsey, un passato alla Ras poi a Sanpaolo Imi  e infine alla Zurich. “Il Consiglio di Amministrazione – si legge nella nota – ha deliberato di proporre a Mario Greco la sua nomina a Direttore Generale e Group Ceo, che avverrà previa sua cooptazione nel Consiglio di Amministrazione successivamente alla risoluzione del suo rapporto di lavoro con il gruppo Zurich”.

 

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