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Gaza: centinaia di morti in campo profughi, distrutta Jabalya. A Parigi stelle di David sulle case degli ebrei

Si aggrava il conto delle vittime cadute nel bombardamento sul più popoloso campo profughi della striscia di Gaza. Blinken domani tornerà ad incontrare Netanyahu per la terza volta

Gaza: centinaia di morti in campo profughi, distrutta Jabalya. A Parigi stelle di David sulle case degli ebrei

ll bilancio dell’attacco israeliano sul campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, è decisamente più grave rispetto alle prime stime. Secondo fonti mediche locali, le bombe da una tonnellata ciascuna hanno provocato “centinaia di morti”. Secondo testimoni sul posto, l’aviazione israeliana ha fatto ricorso ad una “cintura di fuoco”, ovvero un bombardamento serrato lungo un’intera catena di edifici, “facendone crollare almeno una ventina”. Il ministero della Sanità di Gaza, citato da Al Jazeera, parla di un bilancio di almeno 100 morti. Hamas parla di “400 tra morti e feriti”.

In conseguenza del bombardamento Fatah, il partito del presidente palestinese Abu Mazen, ha annunciato per oggi una “giornata di rabbia” nel nord della Cisgiordania. Lo riferiscono i media internazionali.

Obiettivo a Jabalya: “eliminare” un leader di Hamas

Il campo di Jabalya nel nord del territorio è uno dei più grandi e ospitava 116.000 profughi. L’obiettivo dell’esercito istraelinao era quello di “eliminare” un leader di Hamas. L’esercito israeliano ha confermato il bombardamento, affermando di aver preso di mira con successo Ibrahim Biari, ritenuto uno dei responsabili dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, che si trovava in “un vasto complesso di tunnel sotterranei da dove dirigeva le operazioni”. “Siamo riusciti a raggiungere Ibrahim Biari” e “un gran numero di terroristi che erano con lui sono stati uccisi. Anche le infrastrutture sotterranee utilizzate dai terroristi sono crollate”, ha dichiarato Jonathan Conricus, portavoce delle forze israeliane.

Quale evacuazione dei civili ?

Per quanto riguarda i civili, ha sottolineato che l’esercito li ha ripetutamente invitati ad evacuare il nord della Striscia di Gaza, una “zona di guerra”. Ha aggiunto che spera che “prendano la decisione giusta ed evacuino verso le aree più sicure del sud”. Effettivamente l’Organizzazione mondiale della sanità afferma che tutti i 13 ospedali della zona settentrionale hanno ricevuto da Israele l’ordine di evacuare, ma i medici si rifiutano perché sarebbe “una condanna a morte” per molti pazienti. In ogni caso anche il sud è stato sottoposto a regolari bombardamenti israeliani dall’inizio del conflitto, non lasciando “alcun luogo sicuro” dove rifugiarsi, hanno denunciato le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie.

Le stelle di David dipinte sui muri di Parigi

Intanto a Parigi, nella notte tra lunedì e martedì, sono state dipinte una sessantina di stelle di David sui muri del XIV arrondissement, poco lontano dal quartiere di Montparnasse. Come facevano i nazisti in Germania dopo il 1933 e i fascisti in Italia dopo il 1938 per indicare i negozi tenuti dagli ebrei, nella Parigi del 2023 alcuni sconosciuti hanno usato le stelle di David per marchiare palazzi e banche. Dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre sono stati segnalati in Francia 857 atti antisemiti e le forze dell’ordine hanno proceduto a 414 arresti».

Il Qatar tenta una mediazione per l’uscita degli stranieri da Rafah

Il Qatar ha mediato un accordo tra Egitto, Hamas e Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, per aprire il valico di Rafah e consentire ai titolari di passaporto straniero e ad alcuni civili gravemente feriti di uscire da Gaza. Lo riporta Reuters citando una fonte anonima informata dell’accordo. Ieri sono entrati dal valico meridionale di Rafah 50 camion di aiuti, il numero più alto finora. «Gli egiziani sono disposti ad aprire oggi il valico di Rafah per permettere ai feriti palestinesi di essere curati, allo stesso tempo schierano i carri per evitare un flusso massiccio di profughi»

Blinken in Israele venerdì per incontrare Netanyahu, terza visita dall’inizio della guerra

Il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà in Israele venerdì per incontrare il premier Benjamin Netanyahu e altri funzionari israeliani. Si tratta della terza visita in Israele per Blinken dall’inizio del conflitto.

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