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Gas, in Lombardia accordo per lo stoccaggio

La Stogit del gruppo Snam ottiene il rinnovo delle concessioni e ristora i Comuni per opere di riqualificazione ambientale. Buona intesa tra istituzioni e azienda in ottica di sostenibilità.

Gas, in Lombardia accordo per lo stoccaggio

Se le applicano funzionano. Le misure di compensazione ambientale per le attività energetiche si confermano la risposta giusta a proteste antiche. Da molti anni ormai, ogni volta che un’impresa avvia un’attività a valenza energetica, bisogna far fronte agli impatti ambientali. Alla condivisione – più spesso all’opposizione – di cittadini e poteri locali. Le norme per ridurre i danni e contemporaneamente tutelare le persone e l’ambiente ci sono. Basta applicarle, anche se spesso richiedono trattative e faticose mediazioni, perché alla fine quei principi diventano moneta sonante.

In Lombardia, che ha una buona tradizione nello stoccaggio del gas, Regione, Comuni e Stogit (gruppo Snam) hanno chiuso un pacchetto di compensazioni ambientali: 8,7 milioni di euro vanno agli Enti locali per il rinnovo delle concessioni per conservare il gas in vecchi pozzi. I Comuni con quei soldi dovranno, appunto, mettere mano a lavori di miglioramento e recupero ambientale secondo programmi da definire. A Cinisello Balsamo, Ripalta Cremasca, Sergnano e Settala si interverrà per migliorare la qualità del territorio, mentre sul versante tecnologico si spenderanno altri non 1,6 milioni per migliorare le reti di monitoraggio.

La mediazione andava avanti da tempo e l’accordo finale sottoscritto da Regione e ANCI dà sostanza ad una precedente intesa di giugno. Per cui si registra una collaborazione soddisfacente, in una fase concitata della transizione energetica italiana. Importante, in base a quello che è stato firmato a Milano che non si trascurano le ricadute locali. Il gas continua ad occupare un posto di rilevo nel fabbisogno nazionale e gli accordi raggiunti a livello territoriale riguardano sempre più aspetti pratici. Tre su tutti: coordinamento, monitoraggio e rendicontazione degli interventi previsti. Un metodo applicabile ovunque, soprattutto quando ci sono progetti pronti, senza agitazioni e ritardi operativi. Per quanto riguarda l’energia è vero che le importazioni di gas non si fermeranno. Giocoforza conservarlo è l’unica garanzia di fronte ad eventualità e rischi di vario genere.

Negli ultimi anni la Stogit si è affermata come il maggiore operatore del settore, rafforzando tra Lombardia, Emilia, Abruzzo la capacità di conservare “ il gas nella stessa condizione di sicurezza in cui la natura lo ha custodito per milioni di anni”. Si usano giacimenti esauriti ,protetti, a profondità di circa 1.500 metri, per compensare anche le variazioni di mercato della materia prima e garantire i fabbisogni. Anche nei piani di transizione energetica la conservazione del gas è ritenuta strategica, laddove accompagna fino al 2030/2050 l’incremento delle fonti rinnovabili. Le norme sulle compensazioni ambientali sono nate per rendere giustizia di vecchi errori. Di iniziative industriali, seppure necessarie, concepite nel totale disinteresse delle questioni ambientali e di tutela dei cittadini. È un bene che ora siano applicate, ma senza confondere i soldi con il rispetto per uomini e habitat.

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