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Gas “gratis” in Basilicata, bolletta ridotta da ottobre: a chi spetta e come funziona

La Basilicata azzera il costo della materia prima gas per le famiglie lucane usando le compensazioni versate dalle compagnie petrolifere – Escluse le imprese

Gas “gratis” in Basilicata, bolletta ridotta da ottobre: a chi spetta e come funziona

Gas “gratis” a tutti residenti in Basilicata e bolletta più leggera da ottobre: questa è la via lucana per contrastare il caro energia. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha firmato la legge regionale sulle “Misure di compensazione ambientale per la transizione energetica e il ripopolamento del territorio lucano”, approvata in Consiglio regionale il 13 agosto.

Dunque, non proprio una bolletta gas a zero, ma di fatto consentirà ai residenti nella Regione di avere una buona riduzione dei costi nei prossimi mesi, come contromisura al considerevole aumento dei costi dell’energia avvenuto nell’ultimo anno (oggi i futures sul gas, negli scambi ad Amsterdam, ha toccato i 315 euro, +8%).

Si riduce la bolletta in Basilicata: cosa prevede la legge

Il rimborso interessa la voce “materia gas” presente in bolletta; quindi, il gas che viene consumato da ogni utenza familiare e e non tutte le altre voci che compongono una bolletta del gas: il pagamento dei costi relativi agli oneri di sistema, alla gestione del contatore e al trasporto continueranno a essere a carico dei singoli utenti. La spesa per la materia prima, nella maggioranza delle occasioni, è la voce che incide maggiormente motivo per cui la Regione ha stimato che in questo modo gli importi delle bollette dovrebbero dimezzarsi.

Inoltre, la legge precisa che “l’agevolazione non esclude i bonus sociali previsti dalle misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas previsti dalle norme statali vigenti”. La copertura finanziaria degli interventi è quantificata in un massimo di 60 milioni di euro per l’esercizio 2022 e in un massimo di 200 milioni di euro per ciascuno degli esercizi 2023 e 2024.

Gas gratis in Basilicata: perché non lo fanno tutte le Regioni?

Perché non tutte possono contare su un giacimento di idrocarburi – il più grande dell’Europa continentale – ovvero quello della Val d’Agri. Il suo sfruttamento è iniziato circa 30 anni fa da parte di Eni. Il cane a sei zampe gestisce il 61% dei 24 pozzi di concessione identificati, mentre la parte restante è di Shell. Proprio le due aziende che hanno stretto l’accordo di compensazione da 1,3 milioni di euro con la regione lucana. Il processo di estrazione segue perlopiù questi passaggi:

• Una volta estratto il petrolio, questo viene convogliato al Centro Olio Val d’Agri (Cova) per un primo trattamento;

• Poi giunge tramite oleodotto alla raffineria di Taranto.

• Da questo processo si ricava pure gas metano desolforato, disidratato e condizionato, che viene immesso nella rete di distribuzione nazionale amministrata da Snam.

Si riduce la bolletta in Basilicata: a chi aspetta?

”L’erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti nella regione Basilicata, delle pubbliche amministrazioni regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate, e degli enti locali regionali”. La concessione della materia gas a titolo gratuito è prevista per i cittadini lucani che hanno in titolarità un pdr (punto di rilascio), ossia un contatore classificato per consumi familiari e non imprenditoriali. Per gli utenti titolari di più di un pdr, l’agevolazione sarà concessa solo sull’abitazione principale.

Gli utenti business sono esclusi in modo tale da rendere sostenibile la misura e anche per evitare la configurazione di aiuti di Stato alle imprese. Oltre alle imprese, dal rimborso sono esclusi i cittadini lucani che usano riscaldamento a pellet, bomboloni e camini perché non coperti dalla rete del gas metano.

Le operazioni in fattura coinvolgeranno potenzialmente tutti i venditori operanti sul territorio, con riferimento a circa 181.000 punti di fornitura, corrispondenti a circa 160 milioni di metri cubi all’anno.

Infine, un sistema di controllo verificherà i consumi di ciascun contatore gas installato presso le abitazioni dei cittadini lucani, non solo in tempo reale ma anche in un quadro storico-statistico, per evitare sprechi.

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