Condividi

G-20 a San Pietroburgo: Siria e occupazione al centro dell’agenda

Il caso Siria sarà il tema scottante della due giorni russa, anche perché è proprio la Russia di Putin il maggior sostenitore del regime di Assad, contrastato duramente da Usa e Francia che sono pronti all’attacco militare.

G-20 a San Pietroburgo: Siria e occupazione al centro dell’agenda

“Mi aspetto tre risultati importanti da San Pietroburgo. Spingeremo per un accordo Usa-Russia su Damasco”. Il premier Enrico Letta l’aveva auspicato qualche giorno fa in un’intervista, e in effetti sarà proprio il caso Siria a tenere banco al G20 che viene inaugurato oggi a San Pietroburgo.

La Siria rischia, per motivi di forza maggiore, di far passare in secondo piano l’obiettivo originario del vertice di San Pietroburgo, quello d’individuare il modo per rilanciare la crescita ancora timida dell’economia mondiale e soprattutto fare in modo che produca nuovamente posti di lavoro. 

La situazione sarebbe diversa se il regime di Damasco non avesse fatto ricorso due settimane fa alle armi chimiche e se il summit non fosse presieduto da Vladimir Putin, principale sostenitore del regime siriano e fervente oppositore dell’attacco militare proposte da Francia e Stati Uniti.

Tuttavia all’esame del vertice ci sarà comunque l’analisi della situazione economica mondiale: un rapporto per i leader del Fondo monetario, che verrà presentato dal suo direttore, Christine Lagarde, evidenzia infatti la vulnerabilità delle economie emergenti al cambiamento di politica monetaria nei Paesi avanzati, in particolare la prossima graduale rimozione (tapering) dello stimolo monetario da parte della Federal Reserve.

Commenta