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Fusione Espresso-La Stampa: oltre il 40% a Cir e il 16% a Fca

Intesa tra L’Espresso e l’Itedi-La Stampa per dare vita al primo gruppo editoriale italiano con il 20% del mercato, 5,8 milioni di lettori e la leadership digitale – Cir avrà più del 40%, Fca circa il 16% e la famiglia Perrone il 5% – Fca distribuirà la sua quota ai soci Rcs ed Exor la venderà – Commenti di De Benedetti ed Elkann.

Fusione Espresso-La Stampa: oltre il 40% a Cir e il 16% a Fca

De Benedetti e Agnelli daranno vita al primo gruppo editoriale italiano. Il gruppo L’Espresso, che edita La Repubblica, e l’Itedi, che edita La Stampa e il Secolo XIX, hanno firmato un memorandum d’intesa che è destinato a rivoluzionare gli equilibri della stampa italiana e a creare il primo gruppo editoriale nazionale. La Borsa, dove L’Espresso ha guadagnato più del 15%, è in festa. 

La Cir di De Benedetti avrà più del 40% della nuova società che incorporerà l’Itedi e che uscirà dalla fusione dei due gruppi, la Fca (a cui fanno capo le partecipazioni editoriali del gruppo Agnelli) il 16% e la famiglia Perrone del Secolo XIX di Genova il 5%.

In conseguenza del progetto di fusione tra L’Espresso e La Stampa, la Fca distribuirà ai propri soci l’intera quota detenuta in Rcs (16,7%) e si concentrerà unicamente sulle attività automobilistiche dopo aver salvato il “Corriere della Sera” in 3 occasioni negli ultimi 40 anni. Exor, che è tra i beneficiari dell’uscita di Fca da Rcs, riceverà dalla stessa Fca la partecipazione in Rcs  e la metterà in vendita entro i primi tre mesi del 2017, quando sarà perfezionata la fusione di Itedi con il Gruppo Editoriale L’Espresso.

Il nuovo gruppo controllerà il 20% del mercato editoriale italiano e conterà su una platea di 5,8 milioni di lettori e sulla leadership editoriale con 2,5 milioni di utenti unici ai siti di Repubblica, della Stampa e del Secolo XIX. Le testare resteranno però indipendenti.

La guida gestionale della società, che parte da un fatturato aggregato di 750 milioni di euro, da un’alta redditività (proprio ieri L’Espresso ha annunciato di aver raddoppiato i profitti nel 2015 portando l’utile netto a 17 milioni anche grazie a un fisco più benevolo) e dall’assenza di debiti, sarà affidata all’ad dell’Espresso, Monica Mondardini.

Soddisfatti i commenti dei protagonisti dell’operazione. Per De Benedetti nasce un gruppo editoriale più grande e più forte. Per John Elkann, presidente di Exor e di Fca, la nuova società sarà leader dell’informazione.

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