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Francia: Hollande, prime parole da presidente: “Unità nazionale, laicità dello Stato e Europa nuova”

Passaggio di consegne in mattinata all’Eliseo tra il presidente uscente Nicolas Sarkozy e il nuovo Capo dello Stato francese – Hollande pronuncia le sue prime parole ufficiali alle 10.52: “Non esiste fatalità: abbiamo il dovere e le forze per risollevarci e aprire una nuova strada per l’Europa” – In giornata la nomina del premier e l’incontro con la Merkel.

Francia: Hollande, prime parole da presidente: “Unità nazionale, laicità dello Stato e Europa nuova”

François Hollande entra all’Eliseo alle 10.02, accolto da un Nicolas Sarkozy cordiale ma visibilmente (e comprensibilmente) amareggiato. Cinque minuti prima, come vuole il protocollo, il nuovo presidente della Repubblica francese (in carica dalla mezzanotte di ieri) viene preceduto dalla sua compagna, la nuova first lady Valérie Trierweiler, a sua volta accolta dall’ormai ex padrona di casa Carla Bruni.

Tra i due momenti topici del cambio della guardia (“la passation de pouvoirs”) c’è tempo anche per l’arrivo di François Fillon, primo ministro di Sarkozy, che sarà sostituito nel pomeriggio, quando Hollande ufficializzerà la sua squadra di governo. Con ogni probabilità, sarà il 62enne sindaco di Nantes e fedelissimo del presidente Jean-Marc Ayrault a prendere il suo posto a Martignon.

La chiacchierata di cortesia fra il presidente uscente e quello entrante dura poco meno di 40 minuti, durante i quali il prestigioso palazzo dell’Eliseo viene definitivamente sgomberato per lasciare spazio all’insediamento del nuovo inquilino. Sarkozy, come previsto dalla prassi, inizierà la sua nuova vita da normale cittadino (come lui stesso ha annunciato, ritirandosi dall’attività politica), in un ufficio di 323 metri quadri (del valore di 15mila euro al mese) messogli a disposizione dallo Stato nel cuore dell’ottavo arrondissement, non lontano dalla sua ormai ex casa e dal suo studio di avvocato.

Hollande, da parte sua, salutato il predecessore, ha pronunciato in diretta tv le sue prime parole da presidente della Repubblica, con un messaggio di incoraggiamento alla Francia: “In questo giorno in cui vengo investito della più alta carica dello Stato – ha esordito Hollande – rivolgo ai francesi un messaggio di fiducia: siamo un grande Paese, un  grande popolo, chiamato più volte nella sua storia ad affrontare sfide difficili. E tutte le volte le abbiamo superate, restando noi stessi, sempre nell’elevazione e nell’apertura, mai nell’abbassamento e nella chiusura”.

Non esiste la fatalità – ha proseguito Hollande -: dobbiamo raddrizzare il futuro della Francia nella giustizia, aprire una nuova strada per l’Europa, e contribuire alla pace nel mondo. Abbiamo il dovere e le energie per farlo”. “La prima condizione per riuscirsi è l’unità della Nazione: le differenze non devono essere divisioni, il Paese ha bisogno di riconciliazione, e questo compito spetta a me”, ha concluso Monsieur le Président , ricordando anche “l’intangibile principio della laicità dello Stato”.

Dopo la cerimonia, il leader della gauche si appresta ad affrontare la sua prima giornata da presidente: prima l’omaggio al Milite Ignoto dell’Arco di Trionfo, poi ai suoi ispiratori, il politico dell’Ottocento Jules Ferry alle Tuileries e la scienziata premio Nobel Marie Curie presso l’omonimo Istituto. Hollande nominerà poi la sua squadra di governo, dopodichè alle 15 l’incontro all’Hotel de Ville con il sindaco di Parigi (e papabile ministro della Giustizia) Bertrand Delanoe, e infine, alle 16, il volo per Berlino per l’attesissima cena con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

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