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Fotografia: in mostra a Torino i drammi sociali ed ambientali del nostro tempo. Un viaggio per immagini sull’Agenda ONU 2030

Una straordinaria mostra a Torino mette a fuoco i grandi problemi del nostro tempo: dall’emergenza climatica, alle disparità tra Paesi, all’emergenza umanitaria.

Fotografia: in mostra a Torino i drammi sociali ed ambientali del nostro tempo. Un viaggio per immagini sull’Agenda ONU 2030

Il diletto più grande è vedere tre generazioni di fotografi impegnati su temi globali inseriti nell’Agenda ONU 2030. C’è ancora un mese di tempo per visitare ai Musei Reali di Torino la mostra Focus on Future che chiude i battenti il 19 febbraio prossimo. Nelle Sale Chiablese ci sono più di 200 fotografie di fotoreporter, artisti, fotografi di architettura, che presentano un viaggio sulle grandi fragilità del nostro tempo. Come l’Agenda ONU ha riunito in un unico progetto planetario passaggi decisivi per ridurre le disparità economiche, sociali, culturali tra Paesi, proteggere l’ambiente, aiutare chi fugge da guerre e disastri naturali, allo stesso modo la curatrice della mostra Bruna Biamino ha selezionato le immagini per un itinerario intorno al globo. Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso e Paolo Verzone : questi i nomi dei fotografi che documentano e testimoniano le condizioni di vita nelle quattro latitudini. L’ambiente e il clima sono il filo conduttore di un pianeta in lite con chi lo abita. Una specie di guerra sottotraccia che nella mostra è raffigurata da ghiacciai che si sciolgono, dagli sforzi delle organizzazioni umanitarie, dalla penuria di risorse nei paesi dell’Africa subsahariana, dai flagelli del Covid, dall’inquinamento.

La fotografia come mezzo per ripensare il pianeta

I Musei Reali di Torino da tempo danno spazio ad allestimenti sulle grandi questioni del nostro tempo. La fotografia come strumento dell’istantaneità coinvolge in maniera tormentata i visitatori. Tutte le volte che ci troviamo davanti ad immagini sul pianeta in declino, si è colti dalla disperazione e dal biasimo verso chi non riesce o non vuole declinare l’impegno politico o economico in modo differente. “Le ricerche dei fotografi selezionati tracciano un disegno di testimonianze visive intorno alle sfide globali che ci attendono– dice la Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella. Un messaggio che si riverbera sul grande patrimonio dei Musei Reali, per interrogare i segni e le ragioni che nel passato ci aiutano a interpretare il presente”. In questo senso l’Agenda ONU 2030 è una visione, lo sfondo ideale su cui orientare il cammino verso il futuro.

Immagini che esprimono sensibilità umana

Ma non è da sottovalutare la forza e il valore della denuncia per immagini, per tutte le negligenze di cui dovremmo fare mea culpa. La potenza dello scatto può trasformarsi in leva per cambiare passo ? Perché no. E la risposta arriva dall’organizzazione della mostra che spiega come le “immagini si intrecciano con i dati statistici che provengono da organizzazioni governative quali OMS, UNHCR, FAO, UNICEF e che amplificano il messaggio visivo sulle criticità che affliggono le condizioni del pianeta e degli esseri viventi“. “Lo spirito con cui abbiamo sviluppato la progettazione di Focus on Future – dice Bruna Biamino– è come un grande omaggio alle indimenticabili imprese fotografiche, inserendo però una variante, ossia la selezione e la valorizzazione di grandi talenti che gravitano, o che hanno lavorato, o che sono nati nell’area di Torino”. Tra i 14 fotografi ci sono vincitori di premi prestigiosi come il World Press Photo, autori di reportage pubblicati su New York Times, National Geographic, Le Monde, El Pais, Corriere della Sera.Tutti sono accomunati -conclude Biamino- da una spiccata sensibilità verso i temi sociali e dalla profonda necessità di raccontare, come diceva il grande fotografo Edward Steichen, “il mondo all’uomo e l’uomo a sé stesso”. Non può essere solo una frase ad effetto.

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