Condividi

Fondi pensione, rendimenti 2021: parte bene il semestre

A fare da traino, secondo un’analisi di Bff Banking Group, sono stati i fondi pensione negoziali di tipo azionario – Meno bene, ma comunque positivi, i bilanciati e gli obbligazionari

Fondi pensione, rendimenti 2021: parte bene il semestre

I rendimenti dei fondi pensione italiani hanno iniziato la seconda metà del 2021 con un andamento positivo. Secondo un’analisi pubblicata da Bff Banking Group, a luglio i fondi pensione negoziali (Fpn) hanno registrato un aumento dei rendimenti pari allo 0,75% (in base all’indice BFF-MI Generale). I fondi pensione aperti, invece, si sono apprezzati dello 0,83% (in questo caso il riferimento è l’indice Bff Generale). Inoltre, per quanto riguarda la curva dei rendimenti dall’inizio del 2021, sia i fondi pensione negoziali che quelli aperti registrano un progresso intorno al 3,1%.

FONDI PENSIONE AZIONARI E NEGOZIALI

Nel dettaglio, continua Bff Banking Group, a fare da traino nel mese di luglio sono stati i fondi pensione negoziali di tipo azionario (+1,01%), che hanno superato, seppur di poco, i bilanciati (+0,94% sia per i negoziali che per gli aperti, grazie a un andamento positivo tanto sul versante azionario che su quello obbligazionario).

Meno brillante la performance dei fondi pensione aperti di tipo azionario (+0,82%), frenati dalla correzione delle Borse dei Paesi emergenti, a sua volta innescata dai ritardi nelle campagne vaccinali e della stretta del governo cinese sul fronte dell’hi-tech. Questi dati negativi sono stati comunque più che compensati dal continuo apprezzamento delle principali Borse occidentali, a cominciare da Wall Street, che ha continuato – e continua ancora – a macinare record.   

FONDI PENSIONE OBBLIGAZIONARI

Luglio è stato un mese positivo anche per i fondi pensione che concentrano i propri investimenti sul mercato dei bond, e questo nonostante i toni sempre più accomodanti adottati dalla Federal Reserve e dalla Banca centrale europea.

In seguito ai recenti annunci dei banchieri centrali Jerome Powell (Fed) e Christine Lagarde (Bce), gli operatori si aspettano ora che – malgrado il rafforzamento dei dati sulla crescita del Pil e dell’inflazione tanto negli Usa quanto nell’Eurozona – le politiche monetarie continueranno a rimanere espansive ancora a lungo (prospettiva peraltro confermata dal consiglio direttivo dell’Eurotower andato in scena ieri).

Questo scenario ha fatto calare i tassi d’interesse a lungo termine negli Stati Uniti e nell’area valutaria europea, ma a luglio i fondi pensione aperti di tipo obbligazionario hanno comunque registrato una performance positiva, con rendimenti in crescita dello 0,89%.  

Commenta