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Fmi: Pil Italia +0,7% nel 2015, +1,2% nel 2016

Il World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale conferma le stime sulla crescita economica dell’Italia nel 2015 e nel 2016 – Riviste al ribasso le stime sulla crescita globale: +3,3% nel 2015 e +3,8% nel 2016 – Crisi greca: “Rischio contagio non significativo ma impatto molto pesante su economia Atene”

Fmi: Pil Italia +0,7% nel 2015, +1,2% nel 2016

Il Pil italiano crescerà dello 0,7% nel 2015 e dell’1,2% nel 2016. A dirlo è il Fondo monetario internazionale, nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook. Le stime dell’Fmi confermano sostanzialmente le cifre contenute nel report pubblicato lo scoso 18 maggio, quando i tecnici di Washington avevano rivisto al rialzo i numeri dell’economia italiana.

Per quanto riguarda la crescita globale, l’Fmi ha stimato una crescita del 3,3% per il 2015, in ribasso dello 0,2% rispetto alla previsione di aprile. Nel 2016, invece, si dovrebbe assistere ad un aumento del 3,8%. A pesare, sulla revisione al ribasso della crescita globale, è il taglio delle stime sull’economia Usa, attesa in aumento del 2,5% nel 2015 contro il 3,1% della stima di aprile.

Per quanto riguarda l’Eurozona, l’Fmi prevede una crescita dell’1,5% quest’anno e dell’1,7% nel 2016. L’economia tedesca dovrebbe crescere dell’1,6% quest’anno e dell’1,7% nel 2016, quella francese rispettivamente dell’1,2% e dell’1,7%, mentre quella spagnola segnerà un +3,1% nel 2015 e +2,5% nel 2016.

Sull’economia dell’Eurozona, al momento, sembra essere limitato l’impatto degli sviluppi in Grecia. Secondo l’Fmi non è avvenuto, al momento, nessun “contagio significativo” e la reazione dei mercati è stata “relativamente calma, con in parte il declino dei prezzi di asset rischiosi e un incremento modesto nei prezzi dei bond sovrani considerati rifugio”.

Se le conseguenze per il resto dell’unione valutaria saranno, dunque, circoscritte, secondo l’Fmi “in Grecia, gli sviluppi che stanno prendendo forma probabilmente avranno un impatto molto più pesante relativamente a precedenti aspettative”. Il documento di Washington, al momento, non fornisce previsioni di crescita di Atene.

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