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Finmeccanica, Guarguaglini indagato dalla procura di Roma

Per il presidente del gruppo, confermato nei mesi scorsi ma privato dell’incarico di a.d., si concretizzano i sospetti dell’inchiesta partita nel 2010: l’ipotesi a suo carico è frode fiscale e false fatturazioni. L’imprenditore Cola lo accusa: pagò provvigioni con denaro nero proveniente da fondi per gli appalti Enav.

Finmeccanica, Guarguaglini indagato dalla procura di Roma

Il presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, è indagato dalla procura di Roma per frode fiscale e false fatturazioni nell’ambito dell’inchiesta su presunti fondi neri nella holding dell’aeronautica e della difesa. Nel registro degli indagati sono finiti anche il consulente Lorenzo Cola, il responsabile delle relazioni esterne Lorenzo Borgogni, il commercialista Marco Iannilli e l’imprenditore Tommaso Di Lernia. L’iscrizione risalirebbe ai primi mesi dell’anno ma solo ieri se n’è avuta evidenza con la notifica agli indagati della proroga di indagine concessa alla procura dal gip di Roma.

Nei mesi scorsi, è stato Cola, collaborando con i pm, a raccontare del suo ruolo di mediatore nell’acquisizione di Drs Technologies nel 2008, in cui riuscì a ottenere da Guarguaglini una provvigione che superava gli 8 milioni di euro. Parte del denaro gli fu consegnata in nero sfruttando il sistema di false fatturazioni che la Selex offriva alla Print System di Di Lernia nelle concessioni in subappalto delle gare vinte con Enav. L’ipotesi è che Guarguaglini collaborasse con la moglie Marina Grossi, già indagata per corruzione, nella gestione dei fondi neri del gruppo per l’acquisizione degli appalti Enav.

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