Ridurre l’Iva sugli e-book, oggi al 22%, e allinearla a quella ben più bassa (4%) riservata ai libri di carta. La proposta arriva da Francoforte dove è in corso la Fiera del Libro, uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per il settore editoriale. Per l’Italia, è ancora crisi: i dati Nielsen rilevano che nel 2014 le vendite sono diminuite del 4,7% sul 2013 e circa il 10% in meno sul 2012. in tre anni il settore ha perso il 20% del suo valore. Il segmento degli e-book è il solo in crescita (+3% finra ma potrebbe salire del 4,5-5% entro fine anno).
Numeri pesanti che per il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) Marco Polillo ci portano ad una crisi strutturale di vastissime proporzioni, con l’Italia penultima in Europa nei livelli di lettura. Da qui la campagna “Un libro è un libro” che ha per obiettivo la riduzione dell’Iva sugli e-book. Il ministro Dario Franceschini ha confermato di essere favorevole e si è impegnato a portare la questione al prossimo Ecofin cui compete ogni decisione in materia di Iva tra i Paesi del mercato unico.