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Fibra, in Italia sorpasso storico: più connessioni dell’adsl

A giugno 2019 la banda ultra larga ha superato la banda larga, le connessioni sopra i 30 mb/s hanno raggiunto il 50,3% del totale – Fibra Ftth oltre 1 milione di accessi

Fibra, in Italia sorpasso storico: più connessioni dell’adsl


Sono sempre di più i clienti che in Italia scelgono la fibra. Talmente tanti che per la prima volta, in termini di connessioni, la banda ultralarga ha superato la banda larga. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio trimestrale sulle Comunicazioni dell’Agcom, ad oggi le linee sopra i 30 Mb/s sono il 50,3 per cento del totale broadband. I dati – sottolinea l’Authority – “evidenziano profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio”.

Scendendo nei dettagli dello studio, nel giugno del 2015 oltre il 92% degli accessi alla rete fissa. Quattro anni dopo siamo scesi al 52% (-8,4 milioni di linee). Parallelamente, dal giugno 2015 al giugno 2019 gli accessi “tramite altre tecnologie qualitativamente migliori” hanno invece realizzato una costante crescita: FTTC (+6,52 milioni di unità), FTTH (+720 mila) e FWA (+ 690 mila). Complessivamente il peso delle linee broadband in tecnologia xDSL risulta inferiore al 45%. 

 “Tale dinamica – spiega l’Agcom -si riflette in un aumento delle prestazioni della rete in termini di velocità di connessione”. In termini percentuali, le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s a giugno 2019 sono scese a circa il 22% delle linee broadband e ultrabroadband (era 70% agiugno 2015), mentre quelle con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s sono passate dal 5,6 al 50,3% delle linee broadband e ultrabroadband. 

Parlando delle singole aziende, per gli accessi broadband e ultrabroadband il principale operatore rimane Tim (43,6% degli accessi), seguito da Vodafone (16,8%), e da Wind Tre e Fastweb(rispettivamente 14,8% e 13,5%). 

L’Agcom sottolinea inoltre che sulla rete Ftth (la fibra che arriva dritta fino a casa, per intenderci) gli accessi in fibra hanno superato 1 milione di unità (+340mila in un solo anno) “grazie in particolare alla crescita dei servizi offerti da Open Fiber e dai processi di migrazione verso soluzioni di accesso Ftth proposte da Tim“.

Passando dalla rete fissa a quella mobile, su base annua il numero delle sim è cresciuto di 3 milioni di unità grazie soprattutto alle sim M2m (+4,3 milioni di unità), mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Parlando dei singoli operatori al primo posto c’è ancora TIm  (30,4%), seguita da Vodafone e Wind Tre con quote intorno al 29%. Iliad, nel primo anno di attività, è riuscita a conquistare il 3,7% del mercato. “Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”, escludendo quindi le M2m, il nuovo operatore raggiunge il 4,7%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 3,1 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 31,5%”, spiega l’Authority.

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