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Ferragamo in rosso dopo i conti 2023: utile netto in picchiata e il dividendo cala a 0,10 euro

I conti della maison italiana del lusso mostrano cali significativi nei ricavi e un forte ribasso dell’utile netto (-60%), portando il titolo in Borsa a registrare un calo superiore al 4%

Ferragamo in rosso dopo i conti 2023: utile netto in picchiata e il dividendo cala a 0,10 euro

Salvatore Ferragamo chiude il 2023 con redditività e utile in forte ribasso, e un dividendo in calo a 0,10 euro. I ricavi della casa di moda fiorentina sono scesi del 7,6%, calando da 1,25 a 1,15 miliardi di euro, mentre l’utile netto è calato del 60%, da 65 a 26 milioni di euro. Questa evoluzione ha portato il margine lordo sul fatturato al 72,6%, in miglioramento rispetto al 72% del 2022. Inoltre, il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro per azione, con la data di pagamento prevista per il 22 maggio 2024 e la data di stacco della cedola il 20 maggio 2024.

I conti della casa di moda mostrano cali importanti in tutto il bilancio. Questa tendenza si è riflessa in maniera decisa sul titolo in Borsa, che ha subito un ribasso aggressivo oltre il 4%.

I conti 2023 di Ferragamo

L’ebitda è sceso da 299 milioni di euro nel 2022 a 252 milioni di euro nel 2023, rappresentando il 21,8% dei ricavi, rispetto al 23,9% dell’anno precedente, mentre l’ebit è stato di 72 milioni, in calo del 43,7% rispetto al 2022. La posizione finanziaria netta positiva di 224 milioni di euro, inclusa l’acquisizione delle quote di minoranza nelle joint ventures in Greater China, rappresenta un segnale positivo.

A fine 2023 l’indebitamento netto era salito a 486,65 milioni di euro, rispetto ai 204,07 milioni di inizio anno. Nell’intero 2023 gli investimenti sono stati pari 72 milioni di euro, rispetto ai 56 milioni dell’anno precedente, a seguito principalmente del rinnovamento del network distributivo.

Crescono le vendite in Europa e in Asia

Le vendite nette nel canale retail hanno subito una flessione del 10,8%, in linea con una tendenza di mercato più ampia. Anche il canale wholesale ha registrato una riduzione del 12,2%, principalmente a causa della situazione internazionale e del mercato statunitense.

In Asia Pacifico, un calo del 13,1% ha caratterizzato l’anno, anche se nel quarto trimestre si è visto un incremento del 2,2% a tassi di cambio costanti. In Europa, nonostante una riduzione del perimetro in entrambi i canali, le vendite sono cresciute del 3,4%.

Il Nord America ha segnato una flessione del 19,3%, in un contesto di mercato altalenante. L’area del Centro e Sud America ha visto una contrazione del 7,2%. I costi operativi per il 2023 sono stati di 767 milioni di euro, in lieve calo rispetto all’anno precedente.

L’ad Marco Gobbetti commenta i conti di Ferragamo

“Nel 2023 abbiamo compiuto buoni progressi nelle nostre priorità strategiche per quanto riguarda il marchio, il prodotto, la comunicazione e la rete di distribuzione – ha commentato l’ad Marco Gobbetti -. Abbiamo migliorato la qualità delle vendite e investito per rafforzare il marchio e il rapporto con la clientela, riscontrando segnali incoraggianti dalle vendite dei nuovi prodotti. La sfilata Autunno-Inverno ’24, che si è tenuta a febbraio, e l’inaugurazione del negozio donna di Milano con il nuovo concept, hanno ottenuto un’ottima visibilità e risonanza”. Infine, l’ad ha concluso: “Nonostante l’impatto dell’attuale contesto di mercato sui tempi delle previsioni iniziali, continuiamo a perseguire le nostre ambizioni di crescita, sostenendo la redditività attraverso una costante attenzione alla qualità delle vendite e a una disciplinata focalizzazione sui costi”.

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