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Federcasse verso la spaccatura, Azzi verso le dimissioni

La Federcasse, l’associazione che raccoglie la maggior parte delle Bcc italiane, è ormai sull’orlo della spaccatura: l’assemblea che doveva promuovere la riconciliazione tra il gruppo centrale e quello dei trentini è clamorosamente fallita aprendo la strada alla formazione di due gruppi nazionali, uno guidato da Iccrea e l’altro dalla Cassa Centrale – Il presidente Azzi si è detto pronto a dimettersi entro fine dicembre

L’Iccrea, che raccoglie il nucleo centrale delle Bcc della Federcasse e che si candida a capogruppo nazionale del credito cooperativo, e la Cassa Centrale, promossa dalle Bcc del Trentino e del Nordest, sono ormai alla rottura irreversibile – L’assemblea di Federcasse di venerdì ha acuito la spaccatura e la formazione di due gruppi nazionali di Bcc sembra ormai inevitabile.

L’ultimo tentativo di ricomposizione verrà fatto nell’assemblea del 20 dicembre ma le speranze di successo sono ridotte al lumicino, tant’è che il presidente di lungo corso di Federcasse, Alessandro Azzi, s’è detto pronto alle dimissioni entro dicembre in caso di fallimento.

La Cassa Centrale, che ha concezione meno centralistica e burocratica di Federcasse, sta del resto raccogliendo crescenti adesioni in tutto il Paese per dare vita al secondo gruppo nazionale delle Bcc e ha buone probabilità di raggiungere il miliardo di patrimonio per dar vita all’operazione.

Ne ha preso atto da tempo anche la Vigilanza della Banca d’Italia, secondo cui un gruppo unico di Bcc sarebbe più solido ma solo se fosse anche più cose ma, in caso contrario, via libera alla pluralità dei gruppi. Come sembra ormai nei fatti.

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