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Fed e banche tedesche fanno felici i mercati, ma c’è Brexit

I segnali distensivi della Fed sui tassi e l’avvio dei colloqui per la fusione tra Deutsche Bank e Commerz piacciono alle Borse – Il leader cinese a Roma – Domani nuovo voto sulla Brexit – Tra luxottica ed Essilor è già crisi

Fed e banche tedesche fanno felici i mercati, ma c’è Brexit

Inizia con un tono positivo la settimana finanziaria: salgono le Borse asiatiche e i futures anticipano un avvio con il segno più anche per le piazze occidentali. A sostenere il Toro sono l’attesa di segnali da “colomba” della Fed, che stanno spingendo al ribasso i prezzi dei bond, e l’avvio ufficiale dei colloqui per la fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank confermato ieri dai due consigli.

I FURURES SEGNALANO TASSI IN CALO, BOND IN CORSA

In forte rialzo Shanghai (+1,7%) davanti a Tokyo (+0,6%) e alle piazze del Far East. Sale il Kospi di Seoul (+0,1%). BSE Sensex di Mumbai +0,5%.

Il ribasso i rendimenti dei Treasury provoca il calo del dollaro sullo yen a 111,53. L’euro è stabile a 1,1333 sulla valuta Usa. Ferma anche la sterlina (1,3289 sul dollaro) in avvio dell’ennesima settimana decisiva per la Brexit. Poco mosso l’oro a 1,298,81 dollari l’oncia.

Resta vicina ai massimi la quotazione del petrolio: Brent a 67 dollari, Wti a 58,26.

XI VOLA A ROMA. L’INCONTRO CON TRUMP DOPO IL G20

Tutto è pronto per la visita più attesa (e controversa) nella recente storia diplomatica italiana. Giovedì arriverà in Italia il presidente cinese Xi Jinping, che visiterà Roma e Palermo. Sono in programma incontri bilaterali con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. Nel corso della visita del leader cinese, scortato da 700 diplomatici, è prevista la firma del memorandum (dai contenuti in parte ancora sconosciuti) e l’adesione alla Via della Seta da parte dell’Italia, primo paese del G7 ad aprire le porte al progetto cui guarda con perplessità l’Unione Europea ed aperta ostilità gli Usa.

Il presidente cinese proseguirà il viaggio a Parigi, dopo una sosta a Montecarlo, ma non in direzione di Washington: ci vorrà ancora almeno un mese per arrivare al sospirato accordo sui dazi tra le due superpotenze. Si sta lavorando all’ipotesi di un meeting formale, da tenersi in giugno, forse al temine del G-20 di Osaka.

LA FED VERSO LO STOP ALLE VENDITE DEI TITOLI IN BILANCIO

Nell’attesa, l’attenzione di Wall Street si concentrerà sulla riunione della Federal Reserve che si chiuderà mercoledì con la conferenza stampa di Jerome Powell. Non sono previsti novità sui tassi, ma l’attesa è comunque molto alta: la Banca centrale potrebbe segnalare la prossima sospensione dei tagli al bilancio federale (oggi ci sono in cassa 3.800 miliardi di T-bond acquistati durante la crisi) e un nuovo target di inflazione, due novità che potrebbero mettere le ali al mercato.

BREXIT, DOMANI IL TERZO VOTO DI WESTMINSTER

Mercoledì si riunirà anche il vertice della Bank of England che lascerà, salvo sorprese, invariato il livello dei tassi. Nello stesso giorno a Bruxelles il Consiglio dei premier europei farà il punto sulla Brexit dopo una settimana convulsa, segnata dall’esito delle votazioni del Parlamento britannico: domani infatti si terrà il terzo voto del Parlamento inglese sul piano di Theresa May, già respinto due volte. In caso di approvazione, la stessa May chiederà una proroga di tre mesi per il “divorzio” dalla Ue rispetto alla data già prevista del 29 marzo. La Ue dovrà decidere se accettare o meno i tempi per il divorzio proposti da Theresa May.
La premier oggi tenterà di ottenere in extremis in sostegno al suo piano del Dup, il partito anti-Eire dell’Irlanda del Nord.

Settimana ricca di appuntamenti per le banche centrali. Oltre alla Fed, si riuniranno anche i vertici degli istituti centrali di Svizzera, Norvegia, Islanda, Russia, Brasile, Colombia, Filippine, Indonesia e Thailandia. Solo in Norvegia è previsto l’aumento del tasso di sconto. Non è escluso che Roberto Campos Neto, appena nominato alla guida della banca centrale brasiliana, esordisca con un taglio ai tassi per rilanciare l’economia in sofferenza.

MERCATI ELETTRICI IN ATTESA DELLA FUSIONE TEDESCA

Sul fronte finanziario l’attenzione è concentrata su Berlino: sia il consiglio di Deutsche Bank che di Commerzbank hanno ufficialmente confermato domenica i colloqui per un’eventuale fusione già affrontata dai due consigli. Potrebbe così nascere un gruppo dotato di mezzi propri per 1.900 miliardi euro, 140 mila dipendenti, al secondo posto in Europa per impieghi, con un valore di mercato attorno ai 25 miliardi di euro. Deutsche Bank ha precisato che “non vi è alcuna garanzia che una transazione avverrà”.

Dal canto suo, Commerzbank ammette i colloqui “in vista di una potenziale fusione” che hanno preso velocità su spinta del governo, tra l’altro grande azionista di Commerzbank, interessato ad evitare il collasso di Deutsche Bank, segnata dalle perdite e dalle multe (14,5 miliardi di dollari). Anche in Germania prende corpo la rivincita dello Stato padrone. Si apre così anche il dibattito sull’intervento pubblico e le regole sui bail-in.

A PARIGI È GIÀ CRISI TRA ESSILOR E LUXOTTICA

Consiglio ad alta tensione oggi a Parigi per Essilor-Luxottica. Leonardo Del Vecchio minaccia la rottura dell’alleanza se non sarà accettata la richiesta di delegare parte dei suoi poteri al vice Francesco Milleri, una mossa che, secondo i francesi, tende a ipotecare la scelta del nuovo direttore generale che, secondo gli accordi, dovrà essere individuata, entro il 2020, in una figura terza.

A PIAZZA AFFARI HERA SALE NEL PANIERE MAGGIORE

Piazza Affari riapre i battenti dopo ave evitato lo scoglio di Moody’s, che ha rinviato l’aggiornamento del giudizio (ora a Baa3, un gradino sopra il livello dei titoli spazzatura).

Il mercato si è spinto la settimana scorsa sui massimi da settembre 2018: da inizio anno guadagna il 14,5%. Sono sui massimi degli ultimi sei mesi anche l’indice EuroStoxx 50, il Dax e il Cac40.

Al via oggi l’aggiornamento degli indici di Piazza Affari. Nel paniere principale entra l’utility Hera ed esce Brembo, che passa all’indice Mid Cap: promosse Nice e Sesa, mentre arretrano Cembre e Ovs.

DIVIDENDO PER STM, OGGI CDA DI RCS

È in calendario stamane la distribuzione del dividendo trimestrale di Stm (0,06 euro) e l’assemblea straordinaria di Saes Getters (acquisto azioni proprie mediante Opa volontaria).

In programma oggi il cda di RcsMediagroup. Nello Star arrivano i conti Reno De Medici e B&C Speaker. Cda anche per Molmed, Triboo e Zucchi e, nell’Aim, per Digital Magics.

In Europa da seguire in settimana i bilanci di Bmw e Porsche. In Usa riflettori sui conti di Nike, FedEx e l’ammiraglia del lusso Tiffany’s.

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