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Fatturato industria: aprile +2,7% ai massimi da oltre 20 anni, in un anno +22%

Il fatturato industriale italiano ad aprile, a conflitto russo-ucraino in corso, mostra livelli record, spinto dai prezzi dell’energia. Più contenuta la dinamica dei volumi. Bene anche i beni strumentali

Fatturato industria: aprile +2,7% ai massimi da oltre 20 anni, in un anno +22%

L’industria italiana nel mese di aprile, dopo due mesi dall’avvio dell’invasione russa in Ucraina, mostra livelli da record. Lo dice l’Istat che indica per aprile un aumento del fatturato del 2,7% sia per il totale sia per le componenti interna ed estera, precisando che l’indice destagionalizzato ha segnato “il livello più elevato dall’inizio della serie storica” a gennaio 2000.

Il dato di aprile, che apre le valutazioni del secondo trimestre, mostra un fatturato totale, corretto per gli effetti di calendario, in crescita in termini tendenziali del 22%, con incrementi del 21,8% sul mercato interno e del 22,5% su quello estero, dice l’Istituto. I giorni lavorativi sono stati 19 contro i 21 di aprile 2021.

Tuttavia, commenta l’istituto, “la dinamica risulta meno accentuata considerando l’indicatore in termini di volume, disponibile per il comparto manifatturiero. I dati in volume per la manifattura indicano infatti un incremento dell’1,1% ad aprile rispetto a marzo e del 5,5% rispetto all’anno precedente.

Fatturato industria: a far da traino energia e beni strumentali

In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si registra un incremento marcato del valore del fatturato sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente significativi per il comparto energetico. “Anche in questo caso la crescita in volume risulta molto più contenuta” dice la nota dell’Istituto.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, ad aprile gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+6%), i beni strumentali (+3,5%), i beni di consumo (+2,1%) e i beni intermedi (+2%).

In un anno incrementi a doppia cifra, energia +64,4%, trasporti in calo

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali molto marcati per l’energia (+64,4%), i beni intermedi (+30,3%) e i beni di consumo (+21,9%), mentre è più contenuto l’aumento per i beni strumentali (+4%).
Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita in termini tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto (in calo del 18,3%), si legge nella nota.

Guardando al trimestre febbraio-aprile 2022, l’indice complessivo è cresciuto del 6,6% rispetto al trimestre precedente (+6,4% sul mercato interno e +7,0% su quello estero).

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