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Eurozona: manifattura rallenta ancora

L’indice che misura l’attività economica nell’unione valutaria in calo a maggio – L’indice manifatturiero è sceso a 51,5, mentre quello dei servizi è rimasto invariato a 53,1 – Bene l’indice tedesco, cresciuto fino a 54,7 punti.

Eurozona: manifattura rallenta ancora

Rallenta la crescita dell’attività economica in Eurozona. A segnalarlo è l’indice Pmi elaborato da Markit Economics: l’indice composito relativo al mese di meggio si è attestato a 52,9 da 53 di aprile, ai minimi da sedici mesi. Il rallentamento degli ultimi due mesi sembra preludere ad una fase di debolezza dell’economia dell’area euro nel secondo trimestre.

Un altro segnale in questa direzione è la flessione dei nuovi ordini. L’indice Pmi manifatturiero è sceso a 51,5 da 51,7, ai minimi da tre mesi, mentre l’indice dei servizi è rimasto invariato a 53,1, anche in questo caso al livello minimo negli ultimi 16 mesi. A livello nazionale, cresce l’indice tedesco, che si è attestato a 54,7 punti dai 53,6 di aprile, al livello più alto degli ultimi 5 mesi.

Secondo il Chief Economist presso Markit Chris Williamson “l’ulteriore deludente dato di maggio continua a dar prova di quanto la forte crescita economica del primo trimestre fosse solo temporanea. Il PMI sta segnalando una deludente espansione del PIL del secondo trimestre del solo 0.3%”.

Secondo le tendenze del momento è probabile che “l’anno prossimo la crescita s’indebolirà ulteriormente. I nuovi ordini ricevuti sono aumentati al tasso più debole in quasi un anno e mezzo. Inoltre il livello di ottimismo delle aziende circa l’attività futura è sprofondato al livello più basso da luglio 2015”.

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