Possibile aumento in arrivo per le tasse sulla successione. Il governo Renzi starebbe lavorando a una modifica delle norme sulle eredità, un capitolo fiscale su cui molto si è discusso negli anni passati, senza però mai arrivare a una riforma.
Secondo fonti legali citate da MF, l’Esecutivo starebbe pensando di ritoccare verso l’alto le aliquote, soprattutto per i patrimoni ereditati che superano i 5 milioni di euro, e di abbassare al contempo le franchigie dall’attuale milione a 300-400 mila euro. Da queste modifiche potrebbero restare escluse le successioni in linea retta (ad esempio quelle padre-figlio), i titoli di Stato e le polizze vita. Ma il condizionale è d’obbligo: ancora nulla è davvero chiaro.
A quanto si apprende, il governo starebbe mettendo a punto il nuovo provvedimento partendo da una proposta di legge presentata nel gennaio 2015 da un gruppo di deputati di Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia e Libertà. Il testo prevede di rimodulare le aliquote e di abbassare la franchigia a 500mila euro per coniugi e parenti in linea retta, per i quali l’imposizione fiscale salirebbe dal 4 al 7%. Si passerebbe invece dal 6 all’8% per i fratelli e le sorelle (con franchigia stabile a 100mila euro), dal 6 al 10% su tutti i beni ereditati per i parenti fino al quarto grado e affini in linea retta e dall’8 al 15% sulle eredità incassate da altri soggetti.
La proposta dell’anno scorso conteneva anche modifiche analoghe alle aliquote sulle donazioni e prevedeva di triplicare l’imposizione fiscale ordinaria sulle eredità superiori ai 5 milioni di euro. In questi casi, l’aliquota salirebbe al 21% per coniugi e figli, al 24% per i fratelli, al 30% per i parenti fino al quarto grado e addirittura al 45% per tutti gli altri eredi.
