Produrre idrocarburi per uscire dalla crisi. E’ la ricetta di Paolo Scaroni, intervenuto nel corso della sessione inaugurale dell’Omc di Ravenna di fronte, tra gli altri ai ministri del Petrolio dell’Iraq e dell’Egitto. Una ricetta, quella dell’Ad di Eni, che si scontra, però, con le notevoli difficoltà di ottenere i permessi per le estrazioni, anche a causa della decisione del precedente governo Berlusconi di spostare da 5 a 12 miglia il limite per le esplorazioni offshore.
Scaroni ha espresso il suo ottimismo riguardo ai rapporti tra l’Eni e i Paesi del Nordafrica: “In Egitto e in Algeria, Stati che non hanno avuto fenomeni di cambiamenti come negli altri paesi, non abbiamo perso nessun barile di produzione. Sull’Egitto sono positivo sul futuro”. Per quanto riguarda la Libia, dopo il blocco della produzione di un anno, il numero uno di Eni vede “la situazione migliorare: ci sono meno armi per le strade, piu ordine, più voglia di ripartire. Vedo il futuro della nostra presenza in quesi paesi come un futuro che potrà ripetere i successi precedenti”.
