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Eni, Scaroni: “Bond ok, ma non ne faremo altri nel 2011”

Secondo l’amministratore delegato, le obbligazioni che la società petrolifera ha da poco collocato sul mercato per 1,3 miliardi “hanno funzionato bene” – Il manager annuncia anche che il gasdotto Greenstream fra Italia e Libia dovrebbe rientrare in funzione entro il mese.

Eni, Scaroni: “Bond ok, ma non ne faremo altri nel 2011”

La vendita dell’ultimo bond Eni “è andata bene”, ma “quest’anno, di sicuro, non ne faremo altri”. Così disse Paolo Scaroni, amministratore delegato del gruppo petrolifero, in riferimento alle obligazioni da 1,3 miliardi che la società ha recentemente collocato sul mercato. I titoli, in scadenza nel 2017, erano rivolti al pubblico retail.

“C’è un tipo di investitore che vuole diversificare i suoi investimenti – ha aggiunto Scaroni – e puntare su una impresa internazionale con una solidità come noi. Il bond ha funzionato bene grazie alla nostra reputazione in tempi che è difficile non definire complicati. Banca Imi ha lavorato particolarmente bene, ha fatto uno sforzo particolare”.

Quanto a Greenstream, il gasdotto che collega Italia e Libia, “contiamo di farlo partire entro ottobre con l’eccedenza del gas di Wafa – ha anncunciato l’ad di Eni – impianto al confine con l’Algeria che ha sempre funzionato. Poi arriverà anche quello di Sabrata, su cui stiamo lavorando. A me piaceva l’idea di farlo ripartire anche simbolicamente per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti del nostro Paese in vista del periodo invernale”.

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