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Enel e Intesa con Costa, Bulgari, Eataly per l’economia circolare

Firmato il Il Manifesto per l’economia circolare, sottoscritto anche a Novamont, Fater e Ferragamo. L’obiettivo è di superare le divisioni tradizionali fra i diversi settori e creare sinergie. Assieme ad Enel e Intesa Sanpaolo, coinvolte le eccellenze del Made in Italy

Enel e Intesa con Costa, Bulgari, Eataly per l’economia circolare

Enel e Intesa Sanpaolo in prima fila per lo sviluppo e la promozione dell’economia circolare. I due gruppi – in occasione di un incontro svoltosi in Confindustria aperto dall’intervento del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti – hanno confermato il loro impegno per il miglioramento delle aziende italiane sul fronte dell’innovazione, della competitività e delle prestazioni ambientali.

Enel e Intesa hanno firmato – assieme a Novamont, Costa Crociere, Ferragamo, Bulgari, Fater e Eataly – il Manifesto per L’economia Circolare, che coinvolge le aziende protagoniste del Made in Italy a livello internazionali.

Per economia circolare si intende la trasformazione e la rivoluzione dei processi e il re-design di prodotti e servizi. L’obiettivo è superare le tradizionali divisioni fra diversi settori industriale, promuovendo la creazione di sinergie. Innovazione e sostenibilità devono essere parti integranti del business e delle scelte strategiche delle aziende, tenendo conto anche delle sfide che il cambiamento climatico sta ponendo.

“L’economia circolare, abilitata dall’innovazione tecnologica, è un driver strategico in grado di favorire l’affermazione di nuovi modelli di business, più efficienti e sostenibili, nonché il superamento della tradizionale distinzione di fasi e ruoli tipici dell’economia lineare: un processo che coinvolge numerosi attori, in modo trasversale lungo l’intera catena del valore”, ha dichiarato Patrizia Grieco, Presidente di Enel.

“Per Intesa Sanpaolo – ha sottolineato Mauro Micillo, Responsabile della Divisione Corporate Investment Banking di Intesa Sanpaolo e amministratore delegato di Banca Imi – è significativo l’impegno in ambito di sostenibilità ambientale, che ci ha valso diversi  riconoscimenti, tra cui l’inclusione in numerosi indici e, in particolare, nel Dow Jones Sustainability Index.

E’ stato poi presentato il Documento di Posizionamento Strategico Nazionale del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dello Sviluppo Economico. Il documento, intitolato Verso un Modello di Economia Circolare per l’Italia, si inserisce nella più ampia Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile, contribuendo in particolare alla definizione degli obiettivi sull’uso efficiente delle risorse e dei modelli di produzione e consumo sostenibile.

“L’Italia – ha detto il ministro Galletti presentando il documento – vuole vincere con l’Europa la grande sfida dell’economia circolare, dalla quale si misura innanzitutto la credibilità dei nostri impegni internazionali, a partire da quello di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici. Il nostro Paese – ha aggiunto – sa di poter contare sulla forza delle imprese italiane e sulla loro capacità di anticipare i tempi, di capire cioè prima di altre che pratiche come la rigenerazione, l’ecodesign e la lotta agli sprechi sono elementi di competitività sul mercato”.

 

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