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Endesa, 10,7 miliardi in Sudamerica nei prossimi quattro anni

Per la prima volta gli investimenti in America del sud supereranno quelli in Spagna e Portogallo: gli utili netti del 2012 dipenderanno più dal mercato sudamericano che da quello peninsulare – Come ha dichiarato l’ad della controllante Enel, Fulvio Conti: “La domanda non cresce ma l’impresa continuerà a lavorare e possibilmente con buoni risultati”

Endesa, 10,7 miliardi in Sudamerica nei prossimi quattro anni

Il futuro è oltreoceano. Lo ha capito il colosso energetico spagnolo Endesa, controllato per oltre il 65% da Enel. I vertici del gruppo hanno deciso che Endesa investirà nei prossimi quattro anni 10,7 miliardi di euro in Sudamerica, un 3,8% in più di quello stabilito nel piano strategico 2011-2015. Un 29% di questa somma sarà destinato a aumentare la propria presenza nel mercato latinoamericano e il restante 71% a rafforzare e mantenere la propria posizione. In questo modo gli investimenti complessivi saranno ripartiti in parti uguali tra l’America latina in crescita e il mercato spagnolo in discesa, dove si prevede che la domanda cadrà dello 0,8%.

E’ la prima volta che l’investimento in Spagna e Portogallo non supera quello destinato al continente sudamericano. Ma bisogna fare i conti con la realtà. Per la prima volta nel 2012 gli utili ante imposte e l’Ebitda (che, secondo le stime, dovrebbe diminuire del 3,6% quest’anno), dipenderanno di più dai risultati in America latina che da quelli generati nella penisola (3,6 miliardi contro 3,3). L’Ebitda proveniente da Spagna e Portogallo aumenterà solamente di 400 milioni mentre quello latinoamericano da circa 1 miliardo nei prossimi quattro anni arriverà a 4,6 miliardi. 

L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha commentato ieri la difficile situazione di Spagna e Italia che hanno causato la flessione nei risultati del gruppo nel 2011. La società ha generato un utile di 4,148 miliardi di euro, un 5,5% in meno rispetto all’anno precedente. Ma Conti si è dichiarato ottimista: “Nonostante la crisi, il gruppo continuerà a lavorare e possibilmente ottenendo risultati positivi”.

 

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