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Enel: utili 2011 -5,5%, il titolo crolla in Borsa

A Piazza Affari in apertura le azioni Enel sprofondano di oltre il 7% – Utile netto ordinario -7% – Dividendo da 0,26% ad azione – Piano industriale: gli investimenti complessivi del gruppo Enel per il periodo 2012-2016 ammontano a circa 27 miliardi di euro, in calo di circa 4 miliardi.

Enel: utili 2011 -5,5%, il titolo crolla in Borsa

Enel ha chiuso il 2011 con utili netti in calo del 5,5% rispetto al 2010, da 4,390 a 4,148 miliardi di euro. Il Cda ha comunque proposto un dividendo in linea con la gestione precedente: la cedola sarà di 0,26 euro per azione. Il risultato netto in calo è dovuto essenzialmente al maggior carico fiscale dell’anno scorso, legato alla neonata Robin Hood Tax, “che ha più che compensato il miglioramento della gestione operativa e finanziaria”, si legge in una nota del gruppo energetico. I numeri pubblicati oggi fanno crollare il titolo di Enel, che in apertura a Piazza Affari sprofonda di oltre il 7%.

L’utile netto ordinario del gruppo è pari a 4,097 miliardi di euro e risulta in diminuzione di 308 milioni di euro (-7,0%) rispetto ai 4,405 miliardi di euro dell’esercizio 2010. I ricavi del 2011 sono pari a 79,514 miliardi di euro, con un incremento pari a 6.137 miliardi di euro (+8,4%) rispetto al 2010. L’Ebitda è pari a 17,717 miliardi di euro (+1,4%), l’Ebit a 11,366 miliardi (+1%). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2011 si attesta a 44,629 miliardi di euro (-0,7%).

“Nel corso del 2011 il nostro gruppo ha conseguito risultati molto soddisfacenti – ha commentato l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti – e ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati, pur operando in un generale quadro economico sfavorevole, che si è reso ancora più difficile nell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare in Italia e in Spagna”.

Quanto al piano industriale, gli investimenti complessivi del gruppo Enel per il periodo 2012-2016 ammontano a circa 27 miliardi di euro, in calo di circa 4 miliardi di euro rispetto al precedente piano 2011-2015. Per i prossimi anni è prevista inoltre una revisione della politica dei dividendi, “che sarà basata a decorrere dai risultati dell’esercizio 2012 su un pay-out pari almeno al 40% (non più al 60%, ndr) dell’utile netto ordinario di gruppo. Nell’arco del piano stesso si prevede che i dividendi saranno distribuiti una volta all’anno, senza ricorrere, quindi, al pagamento di acconti sul dividendo”.

Il gruppo punta a una riduzione del debito di 14,5 miliardi di euro al 2016, con un taglio dagli attuali 44,629 mld a 30 mld. L’indebitamento sarà pari a 43 miliardi di euro nel 2012, 39 miliardi nel 2014 e 30 miliardi nel 2016. Enel punta inoltre ad un utile netto ordinario del gruppo a 3,4 miliardi di euro nel 2012, 3,8 miliardi nel 2014 e 5 miliardi nel 2016.

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