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Effetto Bce: euro e spread in picchiata

Dopo l’annuncio dell’avvio del Quantitative easing a partire da lunedì, prosegue la corsa al ribasso della moneta unica che si avvicina alla parità con il dollaro. I rendimenti dei titoli di Stato anticipano gli acquisti della prossima settimana: per i Btp nuovi minimi storici.

Effetto Bce: euro e spread in picchiata

L’effetto Bce continua a farsi sentire sul mercato valutario come su quello obbligazionario. Dopo l’annuncio arrivato ieri da Mario Draghi, che ha confermato l’avvio del Quantitative easing a partire da lunedì 9 marzo, questa mattina il cambio euro-dollaro ha aperto in ulteriore calo, arrivando a metà mattina a quota 1,10141.

Quanto ai titoli di Stato, i tassi d’interesse sui Btp decennali aggiornano il minimo storico a quota 1,27%. “Il mercato continua ad anticipare la raffica di acquisti di titoli di Stato da parte della Bce”, commenta un trader dell’obbligazionario. Ai minimi anche i rendimenti sul Btp quinquennale (allo 0,51%) e su quello triennale (allo 0,21%). Lo spread Btp-Bund è crollato sotto quota 93 punti base.

Il programma dell’Eurotower – che durerà almeno fino a settembre 2016 – prevede acquisti di titoli pubblici e privati per 60 miliardi al mese, di cui 10 miliardi, secondo gli analisti, dovrebbero riguardare Abs e Covered Bond (ovvero titoli su cui gli acquisti della Bce sono già partiti). Altri 10 miliardi al mese dovrebbero essere spesi per i titoli di istituzioni europee ed agenzie, mentre i restanti 40 miliardi sarebbero destinati ai titoli di Stato. 

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