Edf spera ancora di poter definire un accordo con gli azionisti italiani di Edison entro il 31 ottobre. In questo modo i francesi otterrebbero il controllo totale di Foro Buonaparte. Il direttore finanziario Thomas Piquemal ha dichiarato, nel corso di una conference call, che accetterebbe di prolungare i colloqui anche oltre la data fissata per fine mese.
Stamattina Edf aveva presentato una nuova proposta per gli azionisti di Edison basata su un prezzo di 1,15 e 1,3 euro ad azione, cioè circa un 15%-25% in meno rispetto all’offerta formulata dagli italiani e respinta da Edf. Se ciò avvenisse, i transalpini otterrebbero un’uscita immediata degli italiani da Delmi, facendo tramontare l’ipotesi di una put a tre anni. La compagnia francese ha anche presentato un’offerta d’acquisto del 20% detenuto da A2a e del 10% di Iren in cambio di partecipazioni in Edens, la struttura che racchiude tutte le attività rinnovabili in Italia.
Lo scopo del gruppo francese è quello di consolidarsi come seconda forza nel mercato della produzione di energia elettrica in Italia, assegnando al gruppo il controllo di Edipower e di fare di Edison “la piattaforma di sviluppo del gruppo Edf nell’upstream nel mercato del gas”. Edf ha poi sottolineato che chiederà alla Consob l’esenzione del lancio dell’Opa sul resto del capitale della società di Foro Bonaparte. I francesi hanno poi dichiarato che si impegneranno per conservare l’italianità di Edison tramite il mantenimento della sua sede e della sua quotazione a Milano.
