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Eco-digitale: le tecnologie a braccetto con la sostenibilità raddoppieranno in 5 anni

Report Capgemini: si stima che gli investimenti nella trasformazione digitale genereranno i rendimenti più significativi nei prossimi cinque anni, passando dall’attuale 4% al 14% nel 2028

Eco-digitale: le tecnologie a braccetto con la sostenibilità raddoppieranno in 5 anni

Possono le tecnologie digitali aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità? Sì, e non solo: si prevede che la cosiddetta economia “eco-digitale” raddoppierà nei prossimi cinque anni, raggiungendo quasi 33.000 miliardi di dollari a livello globale.

Lo dice il nuovo report di Capgemini “The Eco-Digital Era™: The dual transition to a sustainable and digital economy”, elaborato con il Digital Value Lab del Digital Data Design Institute di Harvard. La ricerca ha esplorato l’impatto delle nuove tecnologie sull’economia nel suo complesso e l’immenso potenziale di cambiamento delle tecnologie digitali, intervistando 1.500 dirigenti di grandi organizzazioni e 150 startup in 14 paesi, tra cui l’Italia.

Quasi otto organizzazioni su dieci dichiarano che stanno sperimentando una duplice transizione verso un mondo più digitale e sostenibile, ma hanno finora sfruttato solo il 25% circa del potenziale complessivo della tecnologia.

In Italia oltre la metà delle aziende sta pensando all’IA

Il 77% delle aziende a livello globale sta vivendo una transizione verso un mondo più digitale e sostenibile, il 68% in Italia. Si stima che la cosiddetta economia eco-digitale, che oggi rappresenta il 15,5% del Pil europeo e inglese raddoppierà in cinque anni, arrivando a pesare il 29,4% del prodotto interno lordo del Vecchio Continente.

L’Italia rappresenta l’1,5% dell’economia eco-digitale e l’automatizzazione dei processi e dei flussi di lavoro rappresenta la priorità principale in tema di investimenti per il 75% dei leader, seguita dal reskilling della forza lavoro, che rappresenta un’area strategica d’investimento per il 60% del campione italiano. Inoltre più della metà delle aziende italiane sta valutando il potenziale (27%) dell’IA generativa o sta già sviluppando una strategia per usare questa tecnologia (24%). Invece rispetto a tecnologie emergenti come quella del Climate Tech, è abbastanza indietro rispetto alla media globale, con solo il 3% delle organizzazioni che stanno sviluppando una strategia per utilizzare tale tecnologia, contro la media del 19% globale.

Le tecnologie digitali a supporto delle sostenibilità

Il 60% delle organizzazioni dichiara di voler raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità grazie al supporto delle tecnologie digitali, ed il 58% delle aziende afferma che le tecnologie digitali le supportano a velocizzare il raggiungimento di tali obiettivi. Negli ultimi cinque anni l’implementazione delle tecnologie digitali ha infatti consentito alle organizzazioni di ridurre il consumo energetico di quasi un quarto e le emissioni di gas serra (GHG) del 21%.

L’era eco-digital sta dando vita a nuovi modelli di business e flussi di ricavi, nonché a una maggiore efficienza dei costi, grazie all’utilizzo di dati, cloud, ecosistemi collaborativi e prodotti e servizi connessi. Secondo il report, sette organizzazioni su 10 concordano sul fatto che i business model orientati al digitale diventeranno un fattore determinante per la crescita dei ricavi nei prossimi tre-cinque anni. Inoltre, il 60% si aspetta che i business model orientati al digitale generino maggiori ricavi rispetto a quelli tradizionali.

Il parere di Harvard

“Nell’era eco-digitale si esplora maggiormente il valore delle tecnologie digitali per le imprese, ad esempio attraverso la scalabilità dei dati e del cloud, facendo in modo che le tecnologie digitali svolgano un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità” dice Suraj Srinivasan, Philip J. Stomberg Professor of Business Administration presso Harvard Business School e Head of the Digital Value Lab del Digital Data and Design Institute di Harvard. “C’è anche una rapida evoluzione delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale generativa e la biologia sintetica, così come una maggiore collaborazione che dà origine a ecosistemi digitali. Questo cambiamento è davvero fondamentale, intersettoriale e di natura globale. Una delle domande più grandi che le organizzazioni devono affrontare e gestire, man mano che crescono, è sapere cosa centralizzare e cosa decentralizzare in termini di architettura delle piattaforme e, soprattutto, di governance dei dati”.

Da investimenti nel digitale rendimenti fino al 14% nel 2028

Si stima che gli investimenti nella trasformazione digitale, dalla scalabilità delle tecnologie tradizionali e dall’implementazione di misure di cybersecurity, alla riqualificazione della forza lavoro e all’automazione dei processi aziendali, genereranno i rendimenti più significativi nei prossimi cinque anni, passando dall’attuale 4% al 14% nel 2028.

Secondo il report, circa la metà delle organizzazioni (48%) sta pianificando o sviluppando attivamente delle strategie volte a sfruttare il potenziale delle tecnologie emergenti, come l’edge computing e l’AI generativa. Tuttavia, tecnologie consolidate come dati, analytics e cloud su larga scala saranno quelle che secondo le organizzazioni forniranno i vantaggi di business più incisivi nei prossimi cinque anni.

“L’economia eco-digitale non ha niente in comune con i precedenti modelli di business, e la società sta sfruttando solo una frazione del potenziale complessivo che tecnologie mainstream come cloud, AI e automazione possiedono”, ha dichiarato Raffaella Santoro, Managing Director di Capgemini Invent in Italia. “Le organizzazioni dovranno fare leva sull’efficienza del loro core business, ottenuta grazie al digitale, al fine di sbloccare gli investimenti necessari per questa duplice transizione. Siamo alle porte di una nuova era di trasformazione e abbiamo solo iniziato a scoprire in che modo le tecnologie digitali possono dare un contributo per ottenere notevoli vantaggi a livello economico, ambientale e sociale”.

Con maggiori tecnologie digitali si riduce il consumo di energia di quasi un quarto

Del resto se ci si guarda alle spalle si vede che solo negli ultimi cinque anni, l’implementazione delle tecnologie digitali ha permesso alle organizzazioni di ridurre i consumi energetici di quasi un quarto (24%) e di diminuire le emissioni di gas serra del 21%. Il report stima che entro il 2028 la percentuale di riduzione delle emissioni globali di gas serra ottenuta grazie all’uso delle tecnologie digitali supererà l’aumento delle emissioni previsto e attribuito al digitale.

Quasi il 40% dei dipendenti sarà dedicato alle iniziative digitali nei prossimi 3-5 anni

La forza lavoro globale dovrà subire una trasformazione significativa per stare al passo con i progressi tecnologici su scala industriale. Il 64% delle organizzazioni sta già investendo nella riqualificazione del proprio organico, ma è necessario adottare strutture flessibili che consentano una rapida evoluzione

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