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E’ sempre più superdollaro. Offerta per Tim Brasil, Marchionne verso la Ferrrari

Un’offerta in arrivo per Tim Brasil da Oi, Carlos Slim e Claro dà sprint a Telecom Italia – Alla presidenza della Ferrari Marchionne si prepara a sostituire Montezemolo – Tutti gli occhi su Alibaba e Apple – Il mercato scommette su un nuovo Btp 30 – Tra le valute è sempre più superdollaro, che si apprezza sullo yen e sull’euro – Scivola l’oro.

E’ sempre più superdollaro. Offerta per Tim Brasil, Marchionne verso la Ferrrari

Grandi manovre sul fronte delle valute. Avanza il dollaro, ai massimi da sei anni sullo yen (106,28) mentre l’euro scivola a 1,2878 ai minimi dall’estate 2013. Continua intanto la frana della sterlina, si cui incombe il rischio della vittoria del sì al referendum sull’indipendenza della Scozia: la valuta britannica è al sesto giorno consecutivo di discesa sul dollaro a 1,614 da 1,630 della chiusura. Da luglio la perdita s’aggira sul 7%. Il cross-euro sterlina sale sui massimi da giugno a 0,8017, ovvero ci vogliono oggi 0,8017 sterline per acquistare 1 euro, a inizio settembre ne bastavano 0,79. Le conseguenze sui mercati azionari non si sono fatte attendere.

Avanza Tokyo +0,47% stimolata dal minor valore dello yen: secondo Nomura il calo di uno yen nel rapporto con il dollaro comporta un aumento nel margine operativo delle aziende quotate di 300 miliardi di yen. In lieve calo Shanghai -0,20%, in attesa di nuovi stimoli del credito.

La forza del dollaro, al contrario, riduce la spinta di Wall Street: Indice Dow Jones in calo dello 0,15% e S&P 500 dello 0,3% mentre il Nasdaq è salito dello 0,2%. L’attesa del mercato è concentrata sulla presentazione dei nuovi prodotti Apple -0,2% di stasera. Intanto è iniziato il road show miliardario di Alibaba:il colosso dell’ecommerce debutterà il 18 settembre con una valutazione attorno ai 150 miliardi. 

Colpo grosso di Electrolux che ha rilevato per 3,3 miliardi la divisione prodotti domestici di Ge. 

Listini deboli in Europa: Francoforte è salita dello 0,11%, Parigi ha perso lo 0,26%, Madrid lo 0,42% e Londra, nonostante le tensioni sul fronte scozzese, limita i danni allo 0,30%. Piazza Affari ha chiuso la seduta in calo dello 0,47% a 21.294 punti.

L’avanzata del dollaro ha avuto il suo maggior impatto sul fronte delle commodities. L’oro scivola a 1255 dollari l’oncia.

OIL E PETROLIFERI IN CALO. SAIPEM PEGGIOR BLUE CHIP

L’effetto più rilevante riguarda il petrolio: il Brent oscilla attorno ai 100 dollari il barile dopo aver toccato un minimo a 99,36, prezzo che non si vedeva dal maggio 2013. L’indice S&P Energy arretra a New York dell’1,6%. Exxon perde l’1,5%. A Piazza Affari Eni e Tenaris subiscono un calo attorno al punto percentuale. Tiene Saras (+038%): i prezzi in calo del greggio favoriscono i raffinatori. La vittima di giornata è Saipem (-2,83%), la peggiore tra le blue chips. 

IL MERCATO SCOMMETTE SU UN NUOVO BTP 30

Rimbalzano i rendimenti dei titoli di Stato. Il decennale italiano è risalito fino a toccare il 2,31%; venerdì, in pieno rally post Bce, il tasso era sceso fino al nuovo minimo dall’introduzione dell’euro del 2,26%. Lo spread si è riportato a quota 136 dopo i minimi di fine settimana (130, dato che non si vedeva dal maggio 2011). Pesa intanto sulla Spagna l’effetto Scozia: una vittoria degli indipendentisti scozzesi potrebbe avere ripercussioni sulle tensioni indipendentiste della Catalogna: lo spread Bonos/Bund si è allargato a 117 punti.

Domani il Tesoro collocherà 8,25 miliardi di euro di Bot a 12 mesi (su 9,775 miliardi in scadenza), mentre per giovedì sono in calendario i collocamenti a medio lungo: da 5 a 7 miliardi sulle scadenze dei 5,7 e 15 anni. Gli operatori intanto guardano al possibile lancio via sindacato di un nuovo 30 anni italiano, dopo che la settimana scorsa già Spagna e Portogallo hanno emesso sulle scadenze extra lunghe (rispettivamente 50 e 15 anni).

TELECOM VOLA: E’ IN ARRIVO L’OFFERTA SU TIM BRASIL 

In evidenza Telecom Italia (+2,01%) nonostante il giudizio di Fitch. L’agenzia ha confermato il rating di lungo termine BBB- e l’outlook negativo, a causa del profilo di debito che continua a riflettere il flusso di cassa debole e le poche leve da sfruttare per ridurre l’esposizione. Ma tra queste figura la possibile uscita dal Brasile, di nuovo in grande movimento nonostante le ripetute smentite dell’ad Marco Patuano.

Ieri alla Borsa di San Paulo il titolo Tim Participaçoes è schizzato su dell’8% dopo le anticipazioni del giornale Estadao per cui entro il mese di settembre dovrebbe arrivare un’offerta di 10 miliardi di euro (attuale valore di Borsa) sulle attivita’ brasiliane di Telecom Italia da parte di Oi in cordata con America Movil del magnate Carlos Slim e Claro (Telefonica). Una conferma e’ arrivata anche dal direttore finanziario di America MOvil, Carlos Garcia-Moreno, che in un’intervista a Bloomberg ha confermato i contatti con Oi.

Si spegne intanto l’interesse su Mediaset (-1,63%) colpita da prese di beneficio dopo dopo che il presidente del gruppo telefonico Giuseppe Recchi ha negato che ci siano stati contatti tra le due aziende.

MARCHIONNE FA ROTTA VERSO FERRARI

In calo Fiat (-1,24% a 7,57 euro), mentre sui media sale l’attenzione per l’uscita ormai imminente, di Luca di Montezemolo dai vertici della Ferrari. Ieri Sergio Marchionne era a Maranello per partecipare al board di Philip Morris, uno dei grandi sponsor del Cavallino rampante. Anche questo ha fatto salire le attese per un prossimo insediamento di super Sergio ai vertici anche della Ferrari. Luca di Montezemolo, per ora, tace. Parla invece l’amico Diego Della Valle (Tod’s -0,2%) che , con il consueto comunicato stampa serale, copre di improperi Marchionne: “Se so sente italiano, cominci a pagare le tasse in Italia invece di dar lezioni agli italiani”. Tra gli altri industriali, Finmeccanica sale dello 0,6%,Prysmian -0,4%, StMicroelectronics +0,4% e Pirelli -0,2%.

MEDIOBANCA PROMUOVE INTESA E BANCO POPOLARE

Banche in ordine sparso alla chiusura dopo una giornata caratterizzata dai giudizi sul settore di Mediobanca Securities in vista degli scrutini dei test europei in programma il 17 ottobre. E’ stato promosso il Banco Popolare +0,5%. Mediobanca ha alzato la raccomandazione a Outperform da Neutral. Gli analisti di piazzetta Cuccia hanno premiato anche Intesa +0,1%. In terreno negativo il resto del settore: Banca Popolare di Milano -0,8%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,1%. 

Unicredit -0,5%. MontePaschi -1,4%. Intanto la Banca d’Italia ha ampliato la gamma dei prestiti che le banche possono utilizzare a garanzia delle operazioni di finanziamento con l’Eurosistema. Tale decisione, si legge in una nota dell’istituto, punta “a incentivare il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie. Il nuovo collaterale faciliterà anche la partecipazione delle banche alle prossime operazioni di rifinanziamento della Bce”. Le misure entreranno in vigore dal 10 settembre.

FRENANO LE UTILITIES, VOLA FIERA MILANO

Tra le utility Enel è scesa dello 0,57% . Banca Akros che ha confermato la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 4,45 euro. Commentando le parole di venerdì dell’ad, Francesco Starace, sul fatto che una decisione su Endesa arriverà entro un mese, gli analisti hanno dichiarato che la soluzione migliore sarebbe incrementare il flottante di Endesa dall’8% al 25%, con Enel che ridurrebbe ulteriormente la sua esposizione debitoria.

A2A ha perso l’1,21% a 0,8555 euro dopo che i sindaci di Milano e Torino hanno rilanciato la fusione con Iren, operazione che, a detta degli operatori, difficilmente potrà essere realizzata nei prossimi 6-12 mesi. Anche Atlantia ha perso lo 0,30% a 19,86 euro nonostante i dati positivi sul traffico della rete nazionale, con l’Anas che nel periodo 25 luglio-31 agosto ha registrato un volume di traffico a +3%.

Continua intanto la marcia di Fiera Milano +5,5% con volumi molto elevati: 175mila pezzi scambiati . Il titolo avanza da quattro settimane consecutive positive: la società che gestisce il polo fieristico di Rho-Pero potrebbe presto diventare “partner operativo” di Expo 2015.

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