Condividi

Draghi: “I mercati non temono l’Italia”. E Bce taglia ancora le stime sul Pil dell’Eurozona

Secondo i nuovi calcoli dell’Eurotower, il Prodotto interno lordo segnerà una contrazione tra -0,9 e -0,1% nel 2013, mentre nel 2014 si dovrebbe registrare una crescita compresa tra zero e +2% – Draghi: “La politica monetaria rimarrà accomodante, l’inflazione lo consente” – “Il voto italiano? Spaventa più i politici e i giornalisti dei mercati”.

Draghi: “I mercati non temono l’Italia”. E Bce taglia ancora le stime sul Pil dell’Eurozona

La Bce ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Eurozona. Gli esperti dell’Eurotower stimano che il Pil segnerà una contrazione tra -0,9 e -0,1% quest’anno, mentre nel 2014 si dovrebbe registrare una crescita compresa tra zero e +2%. Quanto alle aspettative sull’inflazione, sono comprese tra 1,2 e 2% nel 2013 e tra 0,6 e 2% nel 2014. Lo ha annunciato oggi il presidnete della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del board di Francoforte, che oggi ha deciso di mantenere invariato il tasso di sconto allo 0,75%.

Le stime di dicembre parlavano di un Pil in contrazione dello 0,3% quest’anno e in crescita dell’1,2% nel 2014, con inflazione rispettivamente all’1,6 e all’1,4%.

I recenti sviluppi di indicatori macroeconomici e indagini mostrano che “la debolezza economica si è protratta a inizio 2013, mentre si confermano segnali di stabilizzazione a livelli bassi” e i primi segnali di una graduale ripresa arriveranno soltanto “nella seconda parte dell’anno“.

Draghi ha poi spiegato che la dinamica di calmieramento dell’inflazione e la complessiva debolezza economica dell’area euro “consentirà alla linea di politica monetaria di restare accomodante” nei prossimi mesi.

Il presidente della Bce ha ammesso che nel board è stata presa in considerazione l’ipotesi di tagliare dei tassi, poi ha sottolineato che il Consiglio non può prendere un impegno di questo tipo per il prossimo futuro: in ogni caso “il nostro orientamento rimarrà accomodante finché sarà necessario”. 

Quanto alla situazione politica italianza, “i mercati capiscono che siamo in democrazia e, dopo un primo momento di eccitazione, ora mi sembra siano tornati nelle stesse condizioni di prima delle elezioni – ha detto ancora Draghi -. Il voto impressiona i mercati meno di quanto spaventi i politici e i giornalisti”. D’altra parte, in Italia “molto dell’aggiustamento dei conti pubblici fatto andrà avanti in automatico”.

Commenta