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Donald Trump incriminato per la terza volta rischia 55 anni di carcere, ma non la Casa Bianca: ecco perché

Nonostante i 78 capi d’accusa per le tre incriminazioni, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump può correre per la Casa Bianca e perfino vincere: ecco perché

Donald Trump incriminato per la terza volta rischia 55 anni di carcere, ma non la Casa Bianca: ecco perché

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump rischia fino a 55 anni di carcere. Dopo le accuse per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels e per i documenti top secret della Casa Bianca e nascosti nella sua residenza a Mar-a-Lago (Florida), il tycoon è stato incriminato una terza volta da un gran giurì federale per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, per un totale di 78 capi di accusa. Nonostante Trump sia stato incriminato per la terza volta, potrà comunque candidarsi alla Casa Bianca nella corsa del 2024. E ciliegina sulla torta è tuttora il favorito alle primarie repubblicane, con un distacco di ben 37 punti dal suo rivale di partito il governatore della Florida Ron DeSantis.

Secondo quanto riporta la Cnn, l’ex presidente Usa comparirà giovedì 3 agosto davanti al tribunale di Washington per farsi formalizzare le accuse, ma il processo non inizierà prima del prossimo anno, in piena campagna elettorale. Ma vediamo nel dettaglio le accuse contro Trump e perché può candidarsi alla presidenza nonostante sia stato incriminato – per ora – tre volte.

Le vecchie e nuove accuse contro Trump

“Oggi accusiamo formalmente Donald J. Trump di aver complottato per frodare gli Stati Uniti, di aver complottato per privare gli elettori dei loro diritti e di aver tentato di bloccare una funzione ufficiale”, ha dichiarato il procuratore speciale Jack Smith. “Nonostante la sconfitta” Trump “era determinato a restare al potere”: “ha diffuso bugie”, si legge nelle accuse dove si fa riferimento a sei persone che hanno cospirato con Trump che, però, non vengono nominate. Probabilmente tra queste c’è anche il suo ex legale, Rudolph Giuliani. Infine, il procuratore Smith aggiunge che il violento attacco al cuore del Campidoglio costituì “un assalto senza precedenti alla sede della Democrazia americana”, causato dalle bugie diffuse dall’imputato.

Nei suoi confronti sono stati presentati in totale quattro capi di accusa contenuti in 45 pagine: si tratta della “cospirazione per frodare gli Stati Uniti”, “ostruzione di giustizia”, “cospirazione per ostacolare un procedimento” e “cospirazione contro i diritti”.

Come può Trump, incriminato, candidarsi alla presidenza?

Per candidarsi alla Casa Bianca, la Costituzione americana pone tre condizioni: avere più di 35 anni, essere nati negli Usa e averci vissuto almeno per 14 anni. La carta americana, infatti, non contempla requisiti di incandidabilità per chi è sotto processo o incriminato. Ma paradosso dei paradossi, un cittadino condannato a una pena carceraria in via definitiva non può votare. Eppure, può essere eletto.

Solo un impeachment da parte del Senato americano potrebbe fermare il magnate. Lo stesso, che tuttavia, lo ha già assolto ben due volte (dall’accusa di abuso di potere e da quella di incitamento all’insurrezione).

C’è poi il 14esimo emendamento della Costituzione, che vieta a chiunque sia coinvolto in una insurrezione contro gli Stati Uniti di essere eletto “senza l’approvazione di due terzi dei membri del Senato”.

Tuttavia, il maggior ostacolo alla sua campagna potrebbe essere di tipo economico. Le spese legali stanno lentamente svuotando le tasche del magnate e presto potrebbero aumentare ulteriormente. Infatti, le incriminazioni potrebbero salire a quattro: quella della contea di Fulton County (Georgia) sulle interferenze per capovolgere il risultato delle elezioni del 2020.

Trump, incriminato, potrebbe essere arrestato?

Dipende, non solo da ciò di cui è accusato, ma anche dalla sentenza finale. La falsificazione di documenti aziendali nella commissione di un altro crimine, o la violazione del finanziamento della campagna elettorale è un crimine minore, secondo la legge dello stato di New York, punibile fino a 4 anni di carcere, che appare improbabile vista l’assenza di precedenti. Attenzione però, perché la gravità dei reati contestati è andata via via crescendo: quella contestata adesso dal procuratore Smith è la più grave, perché presuppone il tentativo di “aver cospirato per frodare gli Stati Uniti”.

La replica di Trump: “Una caccia alle streghe”

Ovviamente, l’ex inquilino della Casa Bianca ha sempre respinto le accuse e in un messaggio video ha confermato la corsa per la Casa Bianca: “Mi attaccano da sinistra e da destra, i marxisti, i comunisti e i fascisti, ma noi non solo sopravvivremo, saremo più forti che mai”. E ancora: “Abbiamo vinto nel 2016, abbiamo avuto un’elezione truccata nel 2020 e vinceremo nel 2024. Renderemo l’America ancora grande. Non ho dubbi su questo”.

Ma con la lunga lista di accuse e incriminazioni, adesso l’ex presidente rischia grosso, gettando la nazione che desidera guidare ancora una volta in una situazione senza precedenti.

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