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Dl Sud: dagli incentivi per i giovani alle Zes, ecco cosa prevede

Dopo aver votato la fiducia, la Camera approva in via definitiva il decreto Sud – Previsti incentivi per i giovani under 35 che creano nuove aziende, nascono le zone economiche speciali – Flixbus potrà continuare ad operare – Ecco le misure più importanti previste per il Mezzogiorno.

Dl Sud: dagli incentivi per i giovani alle Zes, ecco cosa prevede

Tutto come previsto: il decreto Sud è legge. Dopo aver detto Sì la fiducia posta dal Governo con 318 voti a favore e 153 contrari, la Camera dei deputati approva in via definitiva il testo con con 276 Si e 121 No.

Un provvedimento importante volto a superare il divario esistente tra le regioni del Mezzogiorno e il resto del Paese.  Ricordiamo infatti che in base alle anticipazioni di Svimez del rapporto 2017, nel 2017 il Pil “dovrebbe aumentare dell’1,1% al Sud e dell’1,4 % nel Centro-Nord”, facendo quindi tornare indietro il Mezzogiorno rispetto alle altre zone d’Italia. Stessa tendenza, secondo Svimez, anche nel 2018, quando è previsto “un aumento del prodotto dello 0,9% nel Mezzogiorno e dell’1,2% al Centro Nord”. Se il Mezzogiorno proseguirà con gli attuali ritmi di crescita, “recupererà i livelli pre crisi nel 2028, 10 anni dopo il Centro-Nord”, realizzando de facto un ventennio di crescita zero che farebbe seguito “alla stagnazione dei primi anni duemila, con conseguenze nefaste sul piano economico, sociale e demografico”.

Per evitare che ciò accada il decreto sul Mezzogiorno prevede una serie di misure volte ad incentivare la crescita economica ed occupazionale del territorio “anche attraverso l’individuazione di strumenti incentivanti per i giovani imprenditori, nonché nuovi strumenti di semplificazione volti a velocizzare i procedimenti amministrativi e a favorire la crescita economica nelle regioni” del sud Italia. Tra i punti al centro del provvedimento anche la necessità di introdurre “nuovi strumenti per l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa” e l’urgenza di “prevedere interventi di sostegno alla formazione”.

Nel dettaglio, ecco le principali misure previste dal provvedimento per il Sud.

Dl Sud, “Resto al Sud”: gli incentivi per le nuove imprese

Tra le misure principali figura “Resto al Sud”. La norma prevede un incentivo per l’apertura di nuove aziende attive nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, o anche nei servizi (ad esempio turismo).

L’incentivo sarà rivolto in particolare ai giovani imprenditori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, aventi un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, cui sarà offerto un “bonus” di 40mila euro, di cui il 35% a fondo perduto ed il restante 65% con un prestito a tasso zero, volto a coprire l’intero investimento e il capitale circolante, con esclusione delle spese per la progettazione e quelle per il personale (per le società con più soci fino a 200 mila euro). Per questo strumento sono previsti finanziamenti per un importo complessivo fino a 1.250 milioni di euro.

Dl Sud: terre incolte

Un’altra misura importante stabilisce la promozione di nuove imprese tramite la concessione o l’affitto (per un massimo di 9 anni), a seguito di bando pubblico, da parte degli enti locali di terreni e aree in stato d’abbandono da utilizzare per progetti di riuso. In questo caso l’incentivo sarà destinato ai giovani d’età compresa tra i 18 e i 40 anni. Nella precedente discussione avvenuta a Palazzo Madama, i senatori hanno deciso di includere nelle agevolazioni anche alcune attività agricole situate nelle regioni colpite dai “recenti eventi sismici”.

Dl Sud: nascono le Zes

Il provvedimento prevede l’istituzione delle Zes, acronimo di zone economiche speciali che potranno contare su una fiscalità agevolata. A questo scopo saranno stanziati 200 milioni di euro, 40 da destinare alle politiche attive del lavoro e 150 per finanziare il sostegno amministrativo agli enti locali.

Le zes, saranno gestite da un comitato d’indirizzo. Ogni regione avrà la possibilità di proporre l’istituzione di una o due zone speciali dove verranno applicate procedure semplificate e regimi  particolari oltre a benefici fiscali per le imprese.

Dl Sud: Istruzione ed edilizia scolastica

Previste varie misure per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa minorile in determinate aree a rischio esclusione.

Vengono inoltre prolungate all’anno scolastico 2017-2018 le misure attuate per garantire in Abruzzo e negli altri territori colpiti dal sisma del 2016 il regolare svolgimento dell’anno scolastico. I fondi stanziati per la messa in sicurezza degli edifici verranno nuovamente messe a disposizione delle regioni.

Dl Sud: Flixbus è salvo

Il decreto contiene anche l’ormai celebre norma salva Flixbus: l’operatore low cost del trasporto di linea su autobus a media e lunga percorrenza che non gestisce trasporti ma che si appoggia a società che fanno questo servizio potrà continuare ad operare. Parallelamente Cengono rimesse potenzialmente “in moto” tutte le aziende con lo stesso modello di business.

Dl Sud: beni strumentali

Prorogata di ulteriori 2 mesi, dal 31 luglio 2018 al 30 settembre 2018 la scadenza per la consegna di beni strumentali sui quali si può applicare l’iper-ammortamento fiscale al 250 per cento. Il decreto approvato dal Governo aveva già disposto per l’ammortamento maggiorato al 250 per cento un mini-allungamento (dall’originario 30 giugno al 31 luglio 2018).

Dl Sud: la cassa integrazione

Sono stati allungati i termini della Cassa Integrazione Straordinaria che potrà essere ancora utilizzata da imprese operanti in aree di crisi industriale complessa. Oggi può essere concesso un ulteriore intervento fino a 12 mesi. La deroga può essere prevista non una sola volta ma “per ciascun anno di riferimento” dell’accordo stipulato con il Ministero del Lavoro.

Dl Sud: 100 milioni per il Centro Italia

Infine sono stati assegnati 100 milioni sul Fondo di solidarietà UE per la rimozione delle macerie nelle aree del Centro-Italia colpite dal sisma dello scorso anno. Prorogato  a fine febbraio 2018 lo stato di emergenza e al 31 dicembre del 2017 il termine per accedere ai contributi per le case lievemente danneggiate. Il decreto dispone inoltre che le case con danni gravi siano escluse dalla tassa di successione.

(Ultimo aggiornamento: 20.05)

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