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Disoccupazione record sotto il 10%: sale il lavoro a termine

Il tasso di occupazione ha raggiunto il 59%, nuovo record storico, ma aumentano anche i contratti a tempo determinato (mai così tanti) e gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+46.000) – Fra i giovani torna ad aumentare il tasso dei senza lavoro

Disoccupazione record sotto il 10%: sale il lavoro a termine

Ad agosto il tasso generale di disoccupazione è sceso sotto il 10%: al 9,7%, con un calo dello 0,4% rispetto al mese precedente e dell’1,6% su base annua. Lo ha comunicato l’Istat nelle stime preliminari diffuse lunedì mattina, specificando che si tratta del dato più basso dal 2012. Tuttavia, nello stesso mese il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) è salito dello 0,2% rispetto a luglio, attestandosi al 31%.

Ma attenzione: il calo del tasso generale di disoccupazione si spiega con la crescita congiunturale degli occupati (+69.000 su luglio e +312mila su agosto 2017), ma anche con l’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+46.000), cioè le persone che non hanno un lavoro e non lo cercano.

Il tasso di occupazione ha raggiunto il 59%, nuovo record storico dall’inizio delle serie (1977). La crescita riguarda soltanto il lavoro dipendente (+95mila di cui 50 mila a tempo permanente e 45 mila a termine), mentre il quello indipendente ha perso 26mila unità.

La situazione varia a molto a seconda delle fasce di età. Il tasso di occupazione giovanile è calato al 17,4%. Fra gli anziani (50-64 anni), invece, lo stesso dato è salito ancora, al 60,8%, mentre il tasso di disoccupazione si è ridotto di 0,6 punti sul mese e di 1,3 punti su agosto 2017, al 5,5%. Questo andamento è dovuto verosimilmente agli effetti della riforma Fornero, che ha imposto a migliaia di lavoratori di ritardare il pensionamento.

Allo stesso tempo, però, ad agosto si registra anche un nuovo record per il lavoro a termine: gli occupati a tempo determinato sono aumentati su luglio dell’1,5% (+45mila unità, a quota 3.143.000) e su agosto 2017 addirittura del 12,6% (+351mila). Anche in questo caso si tratta di un nuovo primato dall’inizio delle serie storiche Istat (1992).

Quanto al lavoro stabile, si è registrata una crescita di 50mila unità su luglio, ma anche un calo di 49mila unità su base annua.

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