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Digitale, le 15 aziende italiane su cui scommettere

L’Italia ha scelto di destinare il 40% del Recovery Fund alla digitalizzazione del Paese e delle aziende. Chi beneficerà dei fondi Ue in arrivo? Ecco un primo elenco di stelle Made in Italy, tutte quotate, pronte a farsi avanti

Digitale, le 15 aziende italiane su cui scommettere

L’ultimo via libera arriverà il 24 giugno prossimo, festa di San Giovanni. Quel giorno il Consiglio d’Europa approverà il trasferimento effettivo dei primi fondi previsti dal Piano del Next Generation Eu. Ai primi di luglio verranno collocati i primi “eurobond” di nuovo tipo, una prima tranche di obbligazioni per una cinquantina di miliardi, per la metà destinati all’Italia come anticipo dei 221 miliardi previsti dal NRPP, ovvero la grande scommessa per far uscire l’Italia dalla recessione ed abbassare nel tempo l’indebitamento che grava sul Paese ancor prima della pandemia. Una parte rilevante del progetto passa dal salto di qualità digitale della struttura produttiva del Bel Paese, oggi al 24° posto fra quelli europei, e per tutti gli indicatori considerati: connettività, capitale umano, utilizzo di Internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.

Di qui lo stanziamento nel piano di 40,7 miliardi di euro per la trasformazione digitale delle imprese. Ma l’Italia è attrezzata sul piano tecnologico per questa sfida? A giudicare dal plotone delle aziende quotate, specie piccole e medie, nei vari segmenti della Borsa Italiana, si può guardare al futuro con un cauto ottimismo. E un segnale di conforto in questa direzione l’ha offerto la recente Aim Conference in cui si sono presentate aziende come Cy4gate, una piccola impresa “intelligente” attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di tecnologie, prodotti, sistemi e servizi legati alle esigenze di cyber intelligence e cyber security espressi dalle Forze Armate, dalle Forze di Polizia, dalle Agenzie di Intelligence e dalle aziende. “E’ stata l’occasione per confermare che siamo pronti ad impegnarci in tutte le attività di digitalizzazione legate al Recovery Fund”, commenta l’Ad  Emanuele Galtieri. 

Ma, a spulciare i listini, l’elenco delle imprese in grado di affrontare la sfida imprimendo al tessuto economico una forte accelerazione (+1-1,5 % ) in termini di produttività è davvero lungo. Proviamo a mettere a punto una prima selezione di aziende che saranno beneficiarie dei fondi Ue:

  • Alkemy è una società specializzata nell’innovazione del modello di business di grandi e medie aziende. Mediobanca (outperform, target 16,4 euro) ritiene che sia ben posizionata per beneficiare della crescente domanda legata alla trasformazione digitale. 
  • Cyberoo è specializzata in Cybersecurity per le imprese.  A settembre aprirà un polo tecnologico a Piacenza, al quale parteciperanno anche altri enti del territorio legati al mondo industriale ed alla ricerca scientifica.  
  • Circle è una PMI innovativa che opera nella digitalizzazione del settore portuale, della logistica intermodale e della dematerializzazione delle procedure operative e doganali.  
  • Eles è leader internazionale nella produzione di apparecchiature per il test e il controllo dell’affidabilità dei semiconduttori, attiva nei mercati aerospace & defence, automotive e consumer electronics. Ha di recente siglato una collaborazione con Alberto Sangiovanni Vincentelli, professore di ingegneria elettrica e informatica, Università della California a Berkeley. L’obiettivo è di ampliare il portafoglio servizi e soluzioni nell’ambito della metodologia R.E.T.E., sviluppata da Eles, per qualificare i chip a semiconduttore e ottenerne l’affidabilità per “Zero difetti”.
  • Esprinet  è un distributore di computer, server e software con forte presenza in Italia e Spagna. I recenti risultati hanno mostrato una forte crescita in tutte le aree e in tutti i segmenti, con attività B2B / B2C in crescita annua del + 39% / + 25% grazie anche all’integrazione con la spagnola Gti.  
  • Fos è una PMI genovese attiva nella consulenza e nella progettazione e realizzazione di soluzioni software  per i grandi gruppi industriali. La società quotata al segmento AIM di Borsa italiana. Fos ha chiuso il 2020 con una crescita del 33% a 13 milioni dopo l’acquisizione di InRebus Technologies. Per quanto piccola, Fos è seguita dagli investitori che ben conoscono il settore in cui opera, come i fondi Algebris e AcomeA che hanno rispettivamente l’1,7% e l’1,6% del capitale.  I servizi offerti comprendono il cloud computing, la progettazione, installazione e gestione di architetture di reti locali e di datacenter, nonché servizi di disaster recovery. 
  • Gpi è  attiva nel mercato dei servizi per la sanità. Di recente ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto per la gestione multicanale del servizio ReCUP della Regione Lazio. Il valore della commessa è pari a 32,4 milioni per 24 mesi, rinnovabile per altri 24, per un totale di 64,8 milioni di euro. 
  • Relatech è una PMI Innovativa specializzata in Big Data, Blockchain, Machine Learning e Cloud. Ha raggiunto di recente un’intesa sui termini essenziali di un accordo pluriennale (12 anni), per un importo complessivo stimato di circa 1.8 milioni relativo a un progetto di innovazione digitale con ITSRIGHT, società italiana indipendente di collecting, che opera in Italia e nel mondo, nel mercato dei diritti degli artisti interpreti esecutori e dei produttori discografici.
  • Reply , specializzata nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. 
  • Retelit , società tlc a banda larga, è fra le realtà che potrebbero maggiormente beneficiare dei fondi del Recovery Fund. E’ leader italiano nella costruzione di progetti tailor made, realizzati su piattaforme interamente gestite dal Gruppo, per la trasformazione digitale. La combinazione tra gli asset di proprietà e le competenze nel settore dell’innovazione e del digitale di PA Group ha dato vita a un player in grado di offrire soluzioni digitali integrate. 
  • Sesa, quotata sul segmento STAR ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisto del 55% del capitale di Addfor Industriale, società specializzata in soluzioni di Artificial Intelligence e Data Science per i settori industriali del Made in Italy. In questo modo il gruppo ha rafforzato il proprio posizionamento competitivo in un’area di business ad elevato valore aggiunto.
  • Tinexta, gruppo attivo nei servizi di Digital Trust, Credit Information & Management e di Innovation & Marketing Services. “Tutte le business unit – dice l’ad Pier Andrea Chevallard –  hanno registrato un’ottima performance contribuendo ai risultati del primo trimestre che registrano una solida crescita organica in aggiunta alla crescita derivante dal consolidamento delle acquisizioni” 
  • TXT e-Solutions , specialista internazionale di software e soluzioni ad alto valore strategico. Nel 2021 ha siglat contratti nel segmento della difesa e nuove partnership strategiche. 
  • Wiit, operatore attivo nel mercato dei servizi Cloud computing e quotato sul segmento STAR. 

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