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Diamanti, occhio alla vendita dell’usato: 4 regole e qualche consiglio

Il mercato dei diamanti,pur essendo di nicchia, non conosce crisi ed è in continua crescita – Ma prima di avvicinarsi è essenziale informarsi e rivolgersi a gemmologi professionisti come IGI o Gia, gli unici certificati – I quattro criteri di valutazione delle pietre preziose – L’importanza di verificare il certificato gemmologico del diamante e l’ammontare delle spese.

Diamanti, occhio alla vendita dell’usato: 4 regole e qualche consiglio

Il mercato dei diamanti non conosce crisi, posizionandosi tra i più stabili e con percentuali di crescita significative. Pur essendo considerato un mercato di nicchia è bene, per quanti sono interessati alla vendita di diamanti usati, informarsi circa gli aspetti più importanti da considerare prima di rivolgersi ad un intermediario cui vendere la propria pietra preziosa. Conoscere le caratteristiche, i termini e i criteri di valutazione dei diamanti necessita, se vogliamo, di studio e di una certa applicazione.

Pur essendo un mercato di nicchia è infatti impossibile addentrarsi con una conoscenza approssimativa delle leggi e degli equilibri che lo regolano. Avere un’idea chiara degli aspetti più significativi che muovono il mercato dei diamanti è l’unica strada da percorrere per acquisire consapevolezza circa le caratteristiche (e quindi il valore) della pietra che si possiede.

I criteri di valutazione di un diamante, universalmente riconosciuti, sono quattro. Parliamo di taglio, purezza, colore e peso. Come riportano gli esperti, è bene poi essere informati sull’andamento del mercato nel momento in cui si decide di vendere e sulla varietà dell’offerta disponibile in termini di intermediari cui rivolgersi. La scelta dell’intermediario da contattare per vendere diamanti usati è infatti una questione seria. Di norma è bene affidarsi a gemmologi professionisti, qualificati IGI o Gia, le uniche due certificazioni che identificano universalmente gli esperti di settore.

All’intermediario cui si sceglie di rivolgersi occorre chiedere sin da subito garanzia di trasparenza e riservatezza, condizioni queste che sono alla base delle trattative portate avanti in un settore così particolare. Prima di vendere il proprio diamante, gli esperti consigliano inoltre di verificare il possesso del certificato gemmologico: una vera e propria “carta di identità del diamante” e sulla quale sono “registrate” le caratteristiche e le peculiarità di quella specifica pietra.

Mai sottovalutare, poi, il fattore spesa: vendere un diamante usato è un’operazione che può risultare dispendiosa tanto in termini di tempo quanto di denaro. Le spese di vendita devono quindi essere verificate a priori per essere sicuri di poterle affrontare. Infine, non sottovalutare nemmeno eventuali cambi, ovvero la possibilità di vendere il proprio diamante in cambio di una pietra dal taglio diverso o di un gioiello nuovo, una soluzione particolarmente diffusa tra chi decide di vendere un diamante, o un gioiello con diamante, antico in termini di taglio e design.

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