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Detrazione spese sanitarie 2020: stop contanti slitta ad aprile

L’obbligo di pagamento tracciabile per avere diritto alla detrazione Irpef slitta al primo aprile – Previste tre eccezioni per le spese sanitarie – La nuova regola vale anche per altri pagamenti su cui è previsto il bonus al 19%

Detrazione spese sanitarie 2020: stop contanti slitta ad aprile

Fino al 31 marzo 2020 è possibile pagare i medici in contanti e avere comunque diritto alla detrazione fiscale delle spese sanitarie. Dal primo aprile, invece, il bonus Irpef sarà concesso solo a chi effettua il pagamento con strumenti tracciabili. La nuova regola, in realtà, è entrata in vigore il primo gennaio – come previsto dall’ultima legge di bilancio – ma un emendamento al decreto Milleproroghe ne sposta in avanti di tre mesi l’applicazione. Il correttivo non è ancora ufficiale, ma ormai risulta blindato: il Milleproroghe va approvato entro il 18 febbraio alla Camera ed entro il 28 al Senato, pena la decadenza, perciò è scontato che il governo porrà sul testo una doppia questione di fiducia.

DETRAZIONE SPESE SANITARIE 2020: ECCO COME PAGARE   

Si salvano così i contribuenti che nei primi mesi del 2020, non conoscendo la nuova norma, hanno continuato a pagare le spese sanitarie in contanti. Tutte le fatture emesse fino alla fine di marzo si potranno portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa a quest’anno (cioè quella che si farà nel 2021). A partire da aprile, invece, i pagamenti si potranno detrarre solo se effettuati con uno di questi strumenti:

  • bancomat;
  • carta di credito;
  • carta prepagata;
  • assegno bancario o circolare;
  • bonifico bancario;
  • versamento postale.  

LE SPESE SANITARIE COLPITE DAL NUOVO OBBLIGO…

La stretta riguarda tutte le visite mediche in studi privati, oltre ad esami, ricoveri e interventi in strutture private non accreditate al Servizio sanitario nazionale.

…E LE TRE ECCEZIONI

Ma ci sono anche delle eccezioni. La nuova regola non si applica a tre tipi di spese sanitarie:

  • acquisto di medicine o dispositivi medici;
  • pagamento di prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • pagamento di prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al servizio sanitario nazionale.

Anche dopo il 31 marzo, in questi tre casi si potrà continuare a pagare in contanti e avere comunque diritto alla detrazione Irpef.

STOP AI CONTANTI ANCHE PER ALTRE SPESE

Attenzione: pur essendo di gran lunga le più importanti, le spese sanitarie non sono le uniche a essere interessate dal nuovo obbligo di pagamento tracciabile. La legge di Bilancio 2020 fa riferimento a tutte le detrazioni Irpef del 19% sulle spese previste dall’articolo 15 del Tuir (il Testo unico delle imposte sui redditi). Per molti di questi pagamenti (ad esempio premi assicurativi, rate del mutuo o tasse universitarie) i contanti sono già proibiti, ma in altri casi il cash è ancora utilizzabile. La lista comprende spese importanti:

  • attività sportive di bambini e ragazzi;
  • abbonamenti a bus, metro e tram;
  • prestazioni veterinarie;
  • onoranze funebri;
  • affitti degli universitari;
  • parcelle ad agenti immobiliari;
  • restauro di beni vincolati;
  • strumenti per contrastare disturbi certificati dell’apprendimento.

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