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Desertificazione bancaria: il 40% dei Comuni è privo di sportelli e nel 2022 ne sono stati chiusi 554. Allarme First Cisl

Per 4 milioni di italiani la filiale è un miraggio. Il segretario dei bancari della Cisl, Colombani: “Problema per la coesione sociale, seguire l’esempio di Poste”

Desertificazione bancaria: il 40% dei Comuni è privo di sportelli e nel 2022 ne sono stati chiusi 554. Allarme First Cisl

Recarsi in banca diventa è sempre più difficile.

Nel 2022 le banche hanno chiuso 554 sportelli su tutto il territorio nazionale, un’ulteriore contrazione del 2,6% rispetto al 2021.

È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 31/12/2022 da Bankitalia e Istat.

Desertificazione bancaria: il 40% dei comuni è privo di sportelli, fenomeno in costante crescita

Cresce il numero di persone, oltre 4 milioni (250 mila in più del 2021), che non hanno accesso ad una filiale nel comune di residenza. Il rapporto tra popolazione e numero di sportelli è di 35,5 ogni 100mila abitanti.

La fuga delle banche dai territori non investe solo i centri di piccole dimensioni: tra i comuni completamente desertificati 9 hanno più di 10mila abitanti, mentre tra quelli con un solo sportello 12 sono al di sopra dei 15mila abitanti.

I dati confrontati all’anno precedente fanno emergere un fenomeno, quello della desertificazione, che non avanza in modo omogeneo tra le diverse aree del Paese. Nel 2022 le regioni più colpite sono state Lombardia (- 3,6%), Lazio (- 3,5%), Molise (- 3,4%), Friuli Venezia Giulia (3%). Nel complesso, a livello nazionale, la perdita di sportelli è stata del 2,6%.

Le banche stanno di fatto sparendo da intere regioni: in Molise i comuni privi di sportello sono ormai l’82%, in Calabria il 71%. In Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Abruzzo e Campania il dato è superiore al 50%. La media nazionale è del 39,9%.

Un quadro preoccupante che secondo First Cisl è destinato ad aumentare: si stima che circa 6 milioni di italiani, residenti in comuni nei quali è rimasto un solo sportello, rischiano di trovarsi a breve nella stessa condizione.

Colombani, First Cisl: imitare progetto Polis di Poste Italiane

“Le banche dovrebbero riflettere sulle conseguenze delle chiusure per la coesione sociale ed economica del Paese” commenta il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.

Per il segretario generale “Continuare a ridurre la presenza sui territori significa muoversi in direzione opposta agli obiettivi del Pnrr, che punta invece a chiudere il gap di sviluppo tra le diverse aree del Paese. Il progetto Polis, con cui Poste Italiane investirà 1,2 miliardi di euro, punta ad avvicinare i servizi della pubblica amministrazione ai cittadini integrando la rete fisica degli sportelli con il canale digitale. Si tratta di un’iniziativa che rappresenta una grande possibilità di sviluppo per le piccole comunità e le aree interne, destinate altrimenti alla marginalizzazione”.

L’iniziativa, quella di Poste, che secondo Colombani, le banche “dovrebbero valutare con molta attenzione per ricercare soluzioni indirizzate all’erogazione di servizi ai clienti compatibili con l’attività bancaria, al fine di diversificare le fonti di ricavo e al contempo ampliare il patrimonio informativo determinante per le politiche del risparmio e del credito. Non va dimenticato infatti che le banche, pur essendo imprese, rivestono secondo la Costituzione una funzione sociale che il cambiamento d’epoca rende decisiva”.

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