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DERBY DELLA MADONNINA – Milan-Inter, un derby da brividi per rialzare la testa

DERBY DELLA MADONNINA – Tutto esaurito stasera a San Siro per un derby da brividi: tra Milan e Inter chi perde è finito – La paura di rovinare la stagione domina Mancini e Mihajlovic e le due squadre – Nell’Inter debutta Eder al fianco di Icardi – Il Milan punta tutto su Bacca e per il sedicenne Donnarumma è il primo derby

DERBY DELLA MADONNINA – Milan-Inter, un derby da brividi per rialzare la testa

Un derby per rialzare la testa. Milan-Inter (ore 20.45) vale molto più della semplice supremazia cittadina: in palio ci sono punti pesanti per la classifica e per il morale, un qualcosa che, a questo punto della stagione, conta davvero tanto. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere, chi per riprendere la corsa verso le posizioni di vertice (Inter), chi per cominciarla una volta per tutte (Milan).

 A giocarsi molto, ça va sans dire, sono soprattutto Mancini e Mihajlovic, costretti a fare bottino pieno senza se e senza ma. “E’ una delle nostre ultime possibilità per puntare ai primi posti – ha ammesso il rossonero. – A loro invidio la classifica ma noi abbiamo tutte le qualità per vincere. Giocheremo con questo obiettivo, sappiamo che un derby vinto porterebbe grande entusiasmo”. 

Il Milan ne avrebbe molto bisogno, su questo non c’è alcun dubbio: le polemiche interne tra Barbara Berlusconi e Galliani sono state solo l’ultimo capitolo di una stagione difficile, l’ennesima di una lunga serie. Anche l’Inter però non scherza: il 3-0 incassato a Torino è stato duro da digerire e perdere il derby aprirebbe ufficialmente lo stato di crisi. “In questo momento il Milan sta meglio di noi – ha spiegato Mancini. – Noi però sappiamo che, in caso di vittoria, ritroveremmo tranquillità e consapevolezza, ecco perché proveremo a prenderci i 3 punti. Ad ogni modo questa è una partita molto importante ma non decisiva: il campionato è ancora lungo”.

 La sensazione è che, al di là delle dichiarazioni di rito, la paura di perdere sia addirittura superiore alla voglia di vincere. In molti infatti immaginano un derby bloccato, molto tattico e poco spettacolare proprio come quello d’andata, deciso solamente dall’iniziativa individuale di Guarin. E il colombiano, pur se indirettamente, ha finito per incidere anche su questa partita: la sua cessione ha permesso all’Inter di acquistare Eder, voluto da Mancini per risolvere i problemi del suo attacco. “Ha qualità importanti e potrà darci una grande mano – ha ripetuto ieri il tecnico. – Guai però a pensare che con lui cambierà tutto: avrà bisogno di tempo per ambientarsi”. 

In realtà l’italo-brasiliano (12 gol finora con la maglia della Sampdoria) verrà buttato immediatamente nella mischia, a dimostrazione di quanto l’Inter si aspetti da lui. Mancini passerà dal 4-3-3 delle ultime settimane al 4-3-1-2, nel tentativo di migliorare una fase offensiva sin qui piuttosto stitica. L’ex blucerchiato si muoverà da seconda punta al fianco di Icardi, con Ljajic favorito su Perisic nel ruolo di trequartista.Per il resto nessun dubbio: Handanovic in porta, Nagatomo, Murillo, Miranda e Telles in difesa, Medel, Felipe Melo e Brozovic a centrocampo.

 Scelte fatte anche per Mihajlovic, che per la prima volta in questo campionato ha convocato Menez, fuori addirittura dal 17 agosto. “Ci vorrà molto tempo prima che ritrovi la condizione migliore – il pensiero del tecnico. – Il discorso vale anche per Balotelli e Boateng, in Coppa Italia hanno dimostrato di non essere ancora pronti per fare i titolari”. Il 4-4-2 d’ordinanza vedrà dunque Donnarumma in porta, Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli in difesa, Honda, Kucka (preferito a Bertolacci), Montolivo e Bonaventura a centrocampo, Bacca e Niang in attacco. Solo tribuna per Luiz Adriano, costretto ai box dal trauma toracico rimediato contro l’Alessandria. Infine una nota di colore: San Siro, come in ogni derby che si rispetti, sarà esaurito in ogni ordine di posto. Il popolo rosso-nerazzurro ha fatto il suo dovere, ora tocca a Milan e Inter non deluderlo. 

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