Il deficit commerciale degli Stati Uniti è calato in marzo sulla scia dell’aumento delle esportazioni e delle importazioni. Secondo quanto reso noto dal dipartimento del Commercio, il disavanzo è sceso del 3,6%, a 40,38 miliardi di dollari, dai 41,9 miliardi del mese precedente (dato rivisto al ribasso dai 42,3 miliardi della prima stima). Gli analisti attendevano un ribasso a 40,2 miliardi.
Le esportazioni sono cresciute del 2,1% a 193,91 miliardi di dollari, il maggiore aumento da giugno, mentre le importazioni sono aumentate dell’1,1%, a 234,29 miliardi, la crescita più sostenuta da settembre. Rispetto a marzo 2013, le esportazioni sono in rialzo del 5% e le importazioni del 5,9%.
Da segnalare che le esportazioni di servizi sono salite a 51,81 miliardi di dollari, il massimo di sempre. Le importazioni di petrolio sono calate di 1,07 miliardi a 30,01 miliardi, il minimo da dicembre.
Per quanto riguarda i rapporti con i partner commerciali, le esportazioni verso il Canada sono cresciute del 17% al massimo di sempre, mentre le importazioni sono salite del 15,8%. Le esportazioni verso la Cina sono salite del 9,6%, mentre le importazioni sono aumentate dell’1,6%. L’import dall’Unione europea è balzato del 20,1%, mentre le esportazioni verso l’Ue sono salite del 17,2%.
