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Decreto Aiuti bis: sostegno alle famiglie contro il caro-bollette, pensioni, cuneo fiscale. Le misure del Governo

Il governo vara il decreto Aiuti bis che contiene, fra l’altro, l’anticipo della rivalutazione delle pensioni, il taglio di un altro punto di cuneo fiscale sotto i 35mila euro, lo sconto in bolletta e la norma “salva Ilva”

Decreto Aiuti bis: sostegno alle famiglie contro il caro-bollette,  pensioni, cuneo fiscale. Le misure del Governo

Dalla rivalutazione delle pensioni al taglio del cuneo contributivo, dall’estensione del bonus da 200 euro agli sconti in bolletta fino alla proroga del taglio delle accise sui carburanti. E non solo: una norma salva Ilva che consente a Invitalia di aumentare il capitale in Acciaierie d’Italia fino a 1 miliardo. Sono solo alcune delle misure importanti contenute nel decreto Aiuti bis approvato oggi da Consiglio dei ministri, l’ultimo pezzo del puzzle disegnato dal governo Draghi. Un provvedimento della portata di “15 miliardi e altri due di misure aggiuntive, 17 miliardi che vanno ad aggiungersi a 35 già approvati. Vale più di 2 punti percentuali del Pil”, come ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa dopo l’approvazione del decreto, sottolineando che per queste risorse non ci sarà alcun scostamento di bilancio. Approvata anche la riforma della giustizia penale.

“Il sostegno che diamo alle famiglie serve a proteggere la ripresa di fronte a un peggioramento del quadro internazionale e all’incertezza anche politica. Ci sono nuvole all’orizzonte per la crisi energetica e il prezzo del gas, le previsioni sono preoccupanti. Ma nel 2022 l’Italia crescerà più di Germania, Francia e Stati Uniti”, ha concluso il premier italiano.

Ecco le misure principali previste dal decreto Aiuti bis.

Pensioni: rivalutazione del 2% anticipata a ottobre

È in arrivo la rivalutazione del 2% delle pensioni a partire dal primo ottobre, tredicesima compresa, e l’anticipo del conguaglio. L’incremento è riconosciuto, fino al raggiungimento del tetto massimo, 2.692 euro. Il costo per lo Stato è di 2,38 miliardi.

Aumento di capitale di 1 miliardo per salvare l’ex Ilva

Tra le novità del decreto arrivano anche le risorse “salva Acciaierie d’Italia”. Invitalia è autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, fino a 1 miliardo di euro. 

Cuneo fiscale: taglio di un punto fino a 35mila euro

Il cuneo fiscale viene tagliato di un altro punto per i redditi fino a 35mila euro, ovvero la platea già coinvolta dalla decontribuzione di 0,8 punti prevista dalla legge di bilancio. La nuova misura, retroattiva a partire da luglio, vale 786 milioni nel 2022 e 831 milioni nel 2023, per un totale di 1,6 miliardi.

Estensione bonus 200 euro

Il decreto Aiuti bis prevede poi l’estensione del bonus da 200 euro, che sarà attribuito anche ai lavoratori esclusi finora: stagionali, cassintegrati a zero ore e collaboratori sportivi.

Taglio accise su benzina e diesel

Viene esteso di un mese il taglio delle accise sui carburanti, fino al 20 settembre 2022. Si tratta della quinta proroga da marzo quando il governo Draghi ha introdotto “uno sconto” di 30 centesimi su benzina, diesel, Gpl e metano per autotrazione, per arginare i rincari. Nel dettaglio per i carburanti il taglio è di 25 centesimi più l’Iva al 22% e l’impatto della misura è valutato in 1,042 miliardi di euro.

Il Fondo per i lavoratori autonomi

Aggiunti 100 milioni al Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi, la cui dotazione sale così a 600 milioni di euro.

Il calcolo degli extraprofitti

La base imponibile, alla quale si applica il prelievo del 25%, è costituita dall’incremento del saldo tra operazioni attive e passive, dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022. Se inferiore a 5mila euro, o a un delta del 10%, nessun pagamento è dovuto.

Bonus bollette: dai nuovi sconti allo stop agli aumenti di luce e gas

I fondi salgono a 5 miliardi dai circa 3 del precedente decreto per consentire uno sconto maggiore, rispondendo così anche al recente allarme dell’Arera sul rischio di nuovi aumenti. Saranno confermate anche per il quarto trimestre 2022 le agevolazioni sulle bollette di luce e gas riconosciute ai clienti in condizioni economiche svantaggiate e in gravi condizioni di salute. Per loro, a partire da gennaio 2023, la fornitura di gas rifletterà “il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso”. Le bollette potranno inoltre rientrare tra le misure di welfare aziendale.

Contratti energia: stop al cambio unilaterale

Prevista anche la sospensione fino al 31 ottobre delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale da parte delle imprese fornitrici.

Bonus psicologo e bonus trasporti rifinanziati

Vengono rifinanziati il bonus psicologo e il bonus trasporti (inserito nel precedente decreto aiuti). In particolare, per il secondo (destinato agli abbonamenti dei trasporti pubblici) vengono stanziati 101 milioni in più, dai 79 milioni originari.

Aree di interesse strategico

Sarà possibile istituire, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, “aree di interesse strategico nazionale” per la realizzazione di piani o programmi che prevedano investimenti pubblici o privati anche cumulativamente pari a un importo non inferiore a 400 milioni di euro “relativi ai settori ritenuti di rilevanza strategica”.

Stato di emergenza siccità anche preventivo

Tra gli interventi inseriti nel Dl Aiuti anche alcune misure per contrastare la siccità. Lo stato di emergenza per siccità potrà infatti essere dichiarato anche preventivamente “qualora, sulla base delle informazioni e dei dati, anche climatologici, disponibili e delle analisi prodotte dalle Autorità di bacino distrettuali e dai centri di competenza, sia possibile prevedere che lo scenario in atto possa evolvere in una condizione emergenziale”.

Ai “professori esperti” 5.650 euro in più

Nasce la figura del “docente esperto”, che guadagnerà 5.650 euro in più sotto forma “assegno annuale ad personam”. I professori “esperti” non potranno essere più di 8mila e saranno selezionati tra i docenti di ruolo che “abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili”. Prevista una “una tantum” accessoria da stabilire con i contratti tra il “10 e il 20%” per chi completa un percorso triennale.

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