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De Agostini non vende la scolastica

Quanto a Rcs, il dg Ceretti ha spiegato che De Agostini non è “per nulla interessata all’ingresso nel capitale della Rizzoli”.

De Agostini non vende la scolastica

De Agostini non venderà il comparto di editoria scolastica. Lo ha assicurato in un’intervista a MF Paolo Ceretti, direttore generale della società, spiegando che “non ci sono trattative per la cessione. La maturità del business sta rafforzando la tendenza, su scala europea, al consolidamento tra gli operatori. Ma non siamo venditori: anzi, saremo semmai attenti a cogliere eventuali opportunità”.  

Quanto al business scolastico della società, “è cresciuto grazie anche agli investimenti effettuati e previsti, oltre 20 milioni, per nuovi prodotti – ha continuato Ceretti –. Così abbiamo conquistato quote di mercato e le prospettive restano solide per il futuro”. Tuttavia, il 2014 si è chiuso “con più di 400 milioni di euro di ricavi, ma in perdita per i costi di ristrutturazione”.

Sulle prospettive future, Ceretti ha detto che la società si focalizzerà “sul segmento kids-ragazzi, visto che nel 2014 abbiamo incrementato le vendite del 15%, e intendiamo rafforzarci nella narrativa. Inoltre, l’attenzione a questo business ci consentirà di attivare contatti con tutte le business unit della De Agostini Editore e con Zodiak Media, con cui contiamo di realizzare importanti sinergie. Senza trascurare la crescita sul fronte digitale e televisivo con i canali digitali e satellitari dedicati”. 

Infine, quanto al capitolo Rcs, Ceretti ha spiegato che De Agostini non è “per nulla interessata all’ingresso nel capitale della Rizzoli. Abbiamo una dimensione di nicchia rispetto a questi gruppi editoriali tradizionali e quello dei giornali non è il nostro settore di competenza”.

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