Condividi

Dazi, la Cina risponde e mette in guardia Apple

Pechino aveva già detto che avrebbe risposto con contromisure equivalenti, come aveva fatto il 6 luglio scorso prendendo di mira vari prodotti ‘Made in Usa’ tra cui i semi di soia.

Dazi, la Cina risponde e mette in guardia Apple

La Cina ha risposto con una misura equivalente ai dazi del 25% che gli Usa faranno scattare dal 23 agosto su beni cinesi per 16 miliardi di dollari. Le tariffe doganali Usa andranno ad aggiungersi a quelle del 25% scattate il 6 luglio scorso per 34 miliardi su 818 articoli ‘Made in China’. Pechino aveva già detto che avrebbe risposto con contromisure equivalenti come aveva fatto il 6 luglio scorso prendendo di mira vari prodotti ‘Made in Usa’ tra cui i semi di soia. Detto, fatto.

A rischiare tanto sono anche grandi aziende come Apple: Pechino ha già messo in guardia Cupertino, che finora ha beneficiato di lavoro a basso costo e di un solido canale di forniture nel paese e ora potrebbe prepararsi ad affrontare “rabbia e una spinta nazionalista” nell’ambito della guerra commerciale in corso. Lo afferma – riporta la stampa americana – il quotidiano cinese People’s Daily, sottolineando che Apple ha realizzato 9,6 miliardi di dollari di ricavi in Cina nel trimestre che si è chiuso in giugno. Un ammontare che l’ha aiutata a superare la soglia dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.

Commenta