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Davos, la Cina a Trump: “No al protezionismo”

Secondo il presidente cinese Xi Jinping, intervenuto al World Economic Forum, bisogna correggere la globalizzazione, ma non cancellarla, perché “perseguire il protezionismo è come chiudersi dentro una stanza buia. Nessuno uscirebbe vincitore da una guerra commerciale”.

“È vero che la globalizzazione ha creato nuovi problemi, ma questa non è una giustificazione per cancellarla, quanto piuttosto per adattarla”. Lo ha detto il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, intervenendo al World Economic Forum di Davos. Il riferimento evidente è alle forze anti-globaliste che hanno portato al potere Donald Trump negli Usa. “Piaccia o no, l’economia globale è l’enorme oceano dal quale nessuno può tirarsi fuori completamente”, ha continuato il leader cinese.

Secondo Xi Jinping, il panorama industriale e commerciale mondiale è cambiato completamente, con nuove catene del valore globale, eppure “le regole del commercio non hanno seguito questi sviluppi. C’è una frammentazione delle regole”. Da tempo, infatti, la Cina sta conducendo un’offensiva al Wto per ottenere lo status di economia di mercato che la metterebbe al riparo dai dazi.

Dobbiamo dire no al protezionismo – ha sottolineato il presidente cinese – Perseguire il protezionismo è come chiudersi dentro una stanza buia. Vento e pioggia possono pure restare fuori, ma resteranno fuori anche la luce e l’aria. Nessuno uscirebbe vincitore da una guerra commerciale”.

Quanto all’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, Xi Jinping ritiene che sia stato “un passo avanti magnifico” e che “tutti i firmatari dovrebbero rispettarlo”.

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