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Da Lo chiamavano Trinità a Rocca delle macie: una Magnum per Italo Zingarelli

50 anni fa usciva nelle sale “Lo chiamavano Trinità” un cult del cinema italiano grazie a un innovativo produttore. Che con la stessa capacità innovativa si dedicò al vino dando vita a un marchio oggi conosciuto in tutto il mondo. La famiglia lo celebra con una magnum e una galleria movie di cimeli

Da Lo chiamavano Trinità a Rocca delle macie: una Magnum per Italo Zingarelli

Era il 1970 quando Italo Zingarelli produsse uno straordinario “blend” di due amatissimi attori, Terence Hill e Bud Spencer: apparve nelle sale cinematografie italiane “Lo chiamavano Trinità…”, uno dei più grandi successi del cinema italiano di sempre capostipite di una saga che ancora oggi ha un incredibile seguito generazionale e internazionale con affezionati nei 4 angoli del mondo.

Per celebrare i 50° anniversario dell’uscita della storica pellicola, la Famiglia Zingarelli, passata dal mondo del cinema a quello del vino di successo con un marchio “Rocca delle Macie” esportato in tutto il mondo, ha aperto in azienda la “Galleria Trinità” una nuova movie destination dedicata ad Italo innovativo produttore cinematografico e capostipite della dinastia vinicola, presentando una  Edizione Limitata di 1970 Magnum di Chianti Classico Gran Selezione per celebrarne il fondatore.

“Un connubio che ha segnato la storia del Cinema italiano e che si deve alla lungimiranza di nostro padre Italo” – dichiara Sandra Zingarelli, da sempre più vicina al ramo Cinematografico della Famiglia – il quale fu capace di leggere in quelle sceneggiature il desiderio – in un’Italia che viveva le prime importanti difficoltà economiche e sociali – di riemergere e ripartire, con Forza & Leggerezza”.

“Avevamo deciso di salutarlo con un Evento nella nostra Tenuta di Castellina in Chianti – già programmato nel 2020, poi bloccato dalla pandemia – che ne tracciasse un profilo ed un racconto rivisto con nuovi occhi, a 50 anni di distanza” – aggiunge Sergio Zingarelli, Presidente di Rocca delle Macìe – “Ora, possiamo finalmente farlo con una ritrovata voglia di serenità e di convivialità!”

Per l’occasione è stata organizzata la proiezione in anteprima della pellicola originale, restaurata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, con la quale la Famiglia Zingarelli ha voluto assicurare la continuità e fruibilità del film anche alle generazioni dei figli e nipoti di chi ha avuto la fortuna ed il piacere di viverne la prima “epopea”, trasmettendo un messaggio di estrema attualità sull’importanza nell’uso della “forza buona” di Bud – in abbinamento alla “sagacia” di Terence – per sconfiggere le avversità.

Nella Tenuta Rocca delle Macìe di Castellina in Chianti, è stata aperta al pubblico con la supervisione artistica di Officina Grafica Firenze la “Galleria Trinità” con i cimeli dei set e foto di scena, e non solo, inedite, per il godimento delle migliaia di fan sempre attivi nel mondo.

L’azienda Rocca delle Macie fu fondata nel 1973 da Italo Zingarelli, ed è divenuta una delle cantine di maggior successo del Chianti Classico. Dispone di circa 500 ha di cui oltre 200 coltivati a vigneto e 25 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, la Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casa Maria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia di Rocca delle Macìe è sempre stata caratterizzata da un solido rapporto con il territorio da un lato e dall’innovazione e la ricerca volte al miglioramento della qualità dall’altro. Annualmente produce in media 2.7 milioni di bottiglie per un giro d’affari di circa 20 milioni di euro realizzato per oltre il 70% all’estero.

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