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Da Leonardo a Saipem, ecco l’industria da Recovery Fund

C’è voglia di ottimismo e di scrollarsi di dosso l’effetto pesante della pandemia nell’industria europea – E l’Italia schiera i suoi Big: acciaio, energia e batterie. Ecco chi si sta mettendo in moto

Da Leonardo a Saipem, ecco l’industria da Recovery Fund

Torna a ruggire l’industria europea, decisa a scrollarsi di dosso l’effetto pandemia. “Gli sviluppi sul fronte del vaccino hanno stimolato la crescita dell’ottimismo”, ha confermato Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit, nel commentare i dati di stamane degli indici Pmi, ai massimi da 36 mesi. Ma l’aria di ripresa, particolarmente sostenuta in Germania e nel sistema della fornitura italiana, stavolta va assai al di là della congiuntura. L’avvio del governo Draghi ha infatti coinciso con una serie di annunci su nuove iniziative che aumentano la fiducia sulle prospettive di ripresa. Sarà solo un caso, ma l’ultima seduta della settimana finanziaria è stata caratterizzata da diverse nuove iniziative che fanno ben sperare nelle capacità di tornare a crescere del sistema.

In particolare, Saipem ha annunciato ieri di aver siglato un accordo quadro con Danieli e Leonardo per collaborare a diversi progetti in Italia, in particolare al Sud, e all’estero, per la riconversione sostenibile di impianti primari ad alta intensità energetica nel settore siderurgico. Saipem si occuperà della realizzazione degli impianti, integrando le tecnologie e le competenze necessarie per “catturare” gas naturale, idrogeno e CO2. A Danieli toccherà la fornitura dei forni elettrici. Leonardo assumerà il ruolo di partner tecnologico digitale e di sicurezza.

Saipem in particolare ha anche presentato ieri un progetto che prevede la costruzione di un distretto marino integrato nell’ambito delle energie rinnovabili al largo delle coste di Ravenna, con un parco eolico offshore da 520 MW affiancato da un impianto fotovoltaico galleggiante da 100 MW e da elettrolizzatori per la produzione di 4mila tonnellate d’idrogeno all’anno: il tutto per un valore superiore al miliardo. La società sta studiando progetti simili in Sicilia e Sardegna che prevedono l’utilizzo di tecnologie basate su fondazioni galleggianti per turbine eoliche.

L’attenzione di Piazza Affari si concentra stamane su Leonardo: +7,45%, a 6,30 euro. La settimana prossima il CdA dovrebbe dare il via libera all’Ipo della controllata americana Drs, con collocamento previsto entro marzo. L’operazione servirà a sostenere lo sviluppo della consociata Usa.

Stamane Eni ha siglato un accordo con lo sviluppatore spagnolo X-Elio, per l’acquisizione di tre progetti fotovoltaici nel Sud della Spagna di una capacità complessiva di 140 MW.

Acquista velocità, intanto, il progetto per la gigafactory destinata alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici, per un investimento previsto di circa quattro miliardi di euro. L’impianto di Italvolt, società fondata da Lars Carlstrom, sorgerà nell’ l’area ex Olivetti di Scarmagno, uno dei luoghi storici dell’industria italiana. Con 300mila metri quadri previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh, la Gigafactory di Italvolt sarà la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione e sarà progettata dalla divisione Architettura di Pininfarina. Comau sarà fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per l’impianto.

Le iniziative, insomma, non mancano. In attesa del Recovery Plan, che dovrà offrire il quadro sistematico per agganciare la ripresa del manufacturing, la grande occasione di Piazza Affari.

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